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Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento
[Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento]

L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I”
Andria

di Giuseppe Boccardi


L’Istituto Agrario di Andria
e la floricoltura nel Comune di Terlizzi

Sommario: — I fratelli Pasquale e Giuseppe Tricarico vivaisti di Terlizzi, iniziatori della floricoltura a Terlizzi — I diplomati del nostro Istituto che attualmente operano nel settore floro-vivaistico.

Nel 1958 vennero acquistate 500 piante d’olivo per consociarle al vigneto in corso d’impianto a Papparicotta; parte di esse furono sistemate in vivaio nel Podere Agresti, per le esercitazioni didattiche.

Quelle piante erano state acquistate, dal Preside e dal capo tecnico dell’Azienda, presso il vivaista Pasquale Tricarico di Terlizzi. In tale occasione il Tricarico lamentava lo scarso reddito degli ortalizi piantati dopo la vendita degli olivi. In quella occasione il Preside consigliò al Tricarico, in sostituzione degli ortalizi, la coltivazione del garofano, come avveniva a Pescia (Pistoia) dove esisteva un ben organizzato mercato floricolo e di vivai di olivo. Il suggerimento non venne ascoltato; ma nel marzo successivo il vivaista di ulivi raggiunse Andria per incontrare il Preside e riprendere il discorso della floricoltura con altre informazioni. Gli venne segnalato, recandosi a Pescia, l’indirizzo del Preside di quell’Istituto Agrario, Prof. Mario Valleggi, sindaco di Pescia, e con una lettera di accompagnamento. La visita in Toscana del Tricarico lo avrebbe entusiasmato, tanto da tornarsene a Terlizzi con duemila piantine di garofano che furono poi ventimila nell’anno successivo. (*) Fu quella, per Terlizzi, l’occasione colta dal Tricarico, per un ulteriore sviluppo di una attività vivaistica che poi avrebbe caratterizzato la città. Seguirono la stessa attività altri vivaisti, specialmente i fratelli e familiari del Tricarico, e diversi Periti Agrari diplomati all’Istituto di Andria che – dal 947 al 1959 – furono 4 e dopo, dal 1969 al 1985 divennero 45.

I diplomati dell’Istituto Agrario che oggi operano lodevolmente nel settore florovivaistico sono i seguenti:

Tricarico Francesco
De Leo Francesco
Morgese Francesco
Mangialetti Francesco
Tempesta Damiano
Boraggine Francesco
Tricarico Renato
Rutigliano Giovanni
De Palma Giancarlo
Cagnetta Pasquale
Vendola Domenico
Tricarico Pasquale
Terlizzi Floricoltore
Grossista
Floricoltore
Floricoltore
Vivaista
Commerciante
Floricoltore
Capo-Giardiniere
Floricoltore
Agronomo
Agronomo
Floricoltore

La stessa attività di floricoltura veniva avviata ad Andria ove sorsero diverse aziende floricole, come quella dei Fratelli Liddo, dei Guadagno, Garden, Sgarantiello, Serini, ed altri.

Anche per il 1962 l’Ispettorato Provinciale di Bari, in considerazione dell’ottimo risultato nei due anni precedenti dei Corsi Pratici di potatura dell’olivo e della vite, chiese di poter istituire gli stessi corsi e alle medesime condizioni veniva istituito così anche un corso pratico di Zootecnia nell’Azienda Papparicotta. (191)

Problema non ancora risolto per l’Azienda Papparicotta rimaneva la fornitura di acqua di irrigazione, fattore condizionante, necessario per un’azienda d’avanguardia e modello per gli agricoltori del posto. Anche lo stesso Presidente della Provincia Ing. Vitantonio Lozupone, considerava la soluzione del problema essenziale per lo sviluppo dell’Azienda e dette incarico all’Ing. Cotecchia, della Università di Bari, di compiere uno studio sulla possibilità di creare un laghetto artificiale, da ubicare vicino al fabbricato dell’Azienda, nella vallata sottostante.

Il Consiglio Direttivo nel frattempo si proponeva di effettuare delle ricerche di acque sotterranee da utilizzare a scopo irriguo nella stessa Azienda.

In occasione della presenza, nella zona, di alcuni funzionari del CENTRO ITALIANO RICERCHE IDRICHE MINERARIE del reparto di Ancona, si fecero eseguire sull’Azienda due sondaggi col metodo geoelettrico, per un’indagine del sottosuolo fino alla profondità di 200 mt.

[da “L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” — Andria”, di G. Boccardi, tip Zema, Bari, 2004, pp.127-128]


NOTE

(*) Si rimanda alla pregevole pubblicazione di GIUSEPPE TRICARICO. Per una storia dei fiori a Terlizzi. Note di un ortolano. Tipografia Fiorino, Ruvo 1991.

(191) R.D.C., VII, N° 113-114 del 30 marzo 1962.