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[manoscritto - foglio 6, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
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Arcivescovo di Chantourberi, rifugiatosi sotto di esso Pontefice, per la persecuzi=
one, ed esiglio intimatoli da Vuillemo Re d'Inchilterra. Il merito della dottri=
na, e santità di questo Prelato preso aveva un altiss.o grido nell'orbe cattolico,
e con spezial maniera erasi fatto noto presso li Romani Pontefici. Allora Urbano
considerando che questo gran Personaggio li fosse stato spedito da Dio come un
braccio per la difesa della cattolica dottrina, benignam.e lo riceve, e lo desti=
na suo compagno, e coadiutore per la Puglia alla discussione, e decisione
del Domma contro de' Greci. Parte da Roma il loda.to Pontefice col sostegno
di Anselmo, e giunti in Bari nel mese di ottobre di quest'anno 1098, ivi
intima, e rauna un concilio, in cui proposto il Domma controvertito
da Greci, ascoltate le dottrine di questi, ordina al Santo Dottore, che si ar=
masse di zelo, e difendesse la causa di Dio: Questi chiamata in sè tutta la
forza del suo sapere, con stupore, e meraviglia di tutti ad evidenza dimo=
stra, e prova nel suo arringo con innumerevoli testimonianze di scrit=
ture, e di SS. Padri, che lo Spirito Santo non soltanto dal Padre, ma benan=
che dal Figliolo procede: e chiuso il labro alla petulanza de' Greci, con una=
nime consenso accettato, e confirmato venne il contrastato Articolo. Disbri=
gatosi il Papa da un affare di tanto rilievo parte da Bari, e fà il suo tragitto per
Trani, dove fattosi spettatore, e testimonio oculare de' molti portentosi prodi=
gi del Santo giovanetto Nicola, si conferma nella idea della di lui eroica San=
tità, e per Roma s'incamina. Qui nell'anno seguente, raunato un nuovo con=
cilio nella quinta dõmada dopo Pasqua, in cui, dopo aver stabilito alcuni cano=
ni per la ecclesiastica Disciplina, fà recitare li miracoli di Nicola Pellegrino, dà
loro la sua approvazione, e lo ascrive ne' Fasti de' Santi; e per decoro del Santu=
ario di Trani frequentato da tanti popoli ricorrenti alla di lui Tomba, dichiara
metropolita il suo Vescovo. A questo novello Arcivescovo risurto in Puglia era
necessario bisogno, che si assegnassero de' Vescovi suffraganei; ma a tanto fare
Urbano non giunse: poiche sopragiunto l'ultimo dì di sua vita, fra pochi altri
Silvestro IV [antipapa]
giorni di quell'anno 1099 passò all'eternità felice: cui succede Pasquale II° mo=
naco cluniacense nel dì 14 agosto.  I
   Il nuovo eletto Pontefice volendo dar compimento all'opra del suo Predecessore
comincia a meditar la provista de' Vescovi suffraganj alla nuova metropolita=
na di Trani, li quali, in vigor d'un canone formato da Pelaggio II° esser non po=
tevano men di dodeci o dieci.  II.    Questo numero di Vescovi circonvicini a Trani
mancava. Altro rimedio non se le poteva apprestare, se non quello di crear=
ne de' nuovi, e situarli in quei luoghi, li quali erano gia stati ridotti da Villag=
gi in forma di città cospicue, quali erano Biseglie, Barletta, Salpi, Canne, Cora=
to, ed Andria. Ma a questo espediente s'opponeva la prattica, e la costituzione
inviolata della Romana Chiesa, la quale decretato aveva, che in niun cõto
proceder si debba a crear nuovi Vescovi, per situarli nelle chiese di
quei luoghi (per quanto cospicui ei fossero) nelli quali non mai vi era=
no stati destinati o dagli Apostoli, a dagli Uomini Apostolici.  III.   
Potevano bensì





























I. Ughell.
Ital, Sacr.
act. S. Nicol.
Pellegr. 2 Jun.

II.   Canoni.
Scitote Cani.
6a   Quest. 3a

 
III.  Benedict. XIV
de Synod. liba 2a
capa  7a  ....