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[manoscritto - foglio 20, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]








a. Ughell.
Ital.Sac.
t.7°



























b.  Filiberto
Campanil.
......
.....
riferito
tutto sin qui
.......
voli, e degni di memoria avvennero nel corso di altri dieci anni seguenti in
cui visse Francesco, ma si lasciano per brevità. Dico, che nell'anno 1477 pas=
sò da questa a miglior vita il Vescovo Martino, di cui Ughelli ne dà testimo=
nianza in tal forma: Ipse vero Vir egregiis moribus ornatus vale dixit
huic mortali sæculo an. 1477. Andriæ iacet in cathedrali iuxta maius Al=
tare in cornu æpistolæ, hoc ad tumulum inciso epitaphio: Martinus tu=
mulo quem reddunt Stemmata ... con quel che siegue: e che legger si
può appresso l'Ughelli.  (a)  da cui si rileva, ch'egli fu Vescovo di Andria, e
di Montepiloso, edificò nella Cattedrale molte cappelle, rinforzò il lato
del campanile, e lo provide di campane, costrusse la Sagrestia, ed ador=
nò l'altare maggiore. e se ne morì nell'anno 1477. In luogo del defun=
to Martino il Pontefice Sisto IV spedì in Andria un Vescovo cittadino, nato
dalla nobile Famiglia de' Floro, chiamato D. Angelo. Era egli un Personag=
gio di merito, pietà, e dottrina: il di lui elogio si rapporta dall'Ughelli, e ve
lo trascriveremo nell'anno della sua morte, avendo vissuto in questa di=
gnità per lo spazio di ben 18 anni con pace del clero, e sollievo, e decoro della
Città. Sopragiunto l'anno 1480, avvenne l'assedio di Otranto, posto dal Passià
Acubat
sotto l'Impero di Maometto P° colla disolaz.e,estragge di d.a Città, e suoi
cittadini al numero di piu d'ottocento, che tutti perirono per la confessione del=
la Fede di Gesa Cristo, come ad ognuno và ben noto. Dal Re Ferdinando fu spe=
dita la sua armata sotto la condotta di Alfonzo suo P°genito Duca di Cala
Calabria, chi venuto in soccorso della misera città, fe' sciorre l'assedio dopo
alcuni giorni con alcuni patti, e condizioni fra di loro proposte. In tempo
di questo assedio in Andria fu conchiuso il matrimonio di Gisotta p°geni=
ta di Pirro, e Nipote di Francesco Duca d'Andria con D. Pietro di Guevara
Marchese del Vasto, Conte d'Ariano, e Gran Siniscalco del Regno, intervenē=
do
alli capitoli matrimoniali Alfonzo Duca di Calabria, Federico d'Aragona se=
condogenito del Re Ferdinando, ed altri primarj Cavallieri, tutti sottoscritti a det=
ti capitoli nel dì 21 Luglio 1481. Ma entrato l'anno 1482 Francesco Duca d'Andria
onusto di anni, e di meriti presso Dio e gli Uomini nell'anno 72 di sua età passò
all'eternita felice, e fu sepolto nella chiesa de' PP. Domenicani di d.a Città, dove
sin oggi si osserva il suo cadavere riposto in una cassa, e conservato nella sagre=
stia de' pred.ti Padri
. Non molto dopo tal mancanza di Francesco venne a morte
il suo Nipote Federico figlio di Pirro, onde mancò a questo la succession maschi=
le, restando superstite le tre Figlie. Pirro erede del vasto stato del suo Padre, e del pro=
prio in quest'anno compra dal Re Ferdinando il Principato di Altamura, e si collo=
ca in una Signoria di molto lustro sopra tutti li Baroni del Regno. Colloca per tanto
la sua secondogenita Maria con Gianfrancesco Gonzaga Signore di Sabioneta, e Fra=
tello di Federico Marchese di Mantova nell'anno 1483: restandoli a situare l'ulti=
ma genita Isabella, la quale veniva richiesta da' primarj Sig.ri: ma poiche nell'
anno 1484 mancò di vita Anna di Savoia Figliola di Amedeo, e moglie di Federico
d'Aragona secondogenito del Re Ferdinando, percio esso Re, volendo, che'l suo Figlio
passasse a secondi voti, scielse Isabella Figlia di Pirro, e ne la diede in sposa. In tal
maniera queste tre Fanciulle vennero collocate con tal vantaggio.  (b).
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