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[manoscritto - foglio 42, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]

































a/  Ughel.
Ital. Sacr.
tom. 7°
Non ho stimato rapportar qui l'accesso del Vescovo di Bitonto in Andria nell'anno
del 1631 come Commissario Apostolico per l'erezion delle Croci e Vessilli delle confra=
ternitati nelle Processioni, non confacente al nostro assunto; ne meno
uno stromē=
to
di concordia fra li due capitoli per la sepoltura degli esteri, in cui furono Giudi=
ci, ed arbitri il Vescovo Franceschini, la Siga  Duchessa D. Emilia, ed un Pr.e m.o Redō
Capuccino, conciosia che di niun vigore, come sodam.e vien ributtato dalle allegazi=
oni, che si conservano nell'Archivio, e vieppiu come stromento apocrifo, finto sotto
la data delli 21 Aprile 1634, e comparso alla luce del mondo in questi nostri ultimi
tempi, in compagnia d'un'altro stromento antichiss.o sotto la data dell'anno 1328. De'
quali veder se ne puote l'insusistenza, l'improprieta, e l'inviluppo degli anacronis=
mi, ed errori di fatti, che l'accompagnano, ne' predetti allegati. Lasciati da parte al=
tre scene rappresentate su tali cose,come di poco momento, ed inutili, ripeto il racconto su
gli atti del Vescovo, il quale dacche fu in residenza, non avendo peranche ordinato la
Visita della sua Diocesi, nell'anno 1636 egli l'intima nel mese di aprile, e si conduce per
le Chiese eseguendo il suo dovere. Dopo la visita locale, si riserba la personale, quale, per
compirsi, occupò piu mesi, talchè nel mese d'ottobre dell'anno seguente 1637 si trova l'ulti=
mo Prete della Cattedrale D. Marcello Carbutti, comparso avanti del Vicario Generale, a ri=
spondere alle domande, che li veniano proposte. E nel dì 13 di 9brē 1637 comincia a vi=
sitar personalm.e li Preti della Collg.a di S. Nicola, li quali nel dì 17 Novembre dello stesso
anno tutti in pochi giorni furono sbrigati da tale obbligaz.e, ed officio. Terminata
questa Visita, in cui molte cose furon disposte per il buon regolamento del clero
e delle chiese, si visse in pace per il rimanente della vita del Vescovo Franceschini,
chi si costrusse il proprio sepolcro nel pavimento della Cappella di S. Riccardo,
ancora vivente. Eran scorsi ben cinque anni, da che la Duchessa D.a Costanza
Orsini erasi congiunta in matrimonio col Duca D. Carlo, e non peranche data
aveva di se prole alcuna. Ma nel principio dell'anno 1640 si vidde gia incin=
ta, ed a tempo maturo produsse il suo primo frutto, che, in grazia dell'avo, fu ap=
pellato Fabrizio, e battezzato venne dal Vescovo, il quale nell'anno appresso 1641
chiuse in pace gli ultimi suoi giorni, e fu sepolto nel tumulo, poch'anzi riferito. La
di lui mancanza fu pressam.e supplita dal Pontefice Urbano VIII° colla provista d'un
nuovo Prelato, che portava il nome, Ascanio Cassiano, nel dì 19 9brē 1641. a/ Sotto
il governo di questo, per li primi tre anni del suo Vescovado non v'à memoria
di cosa notabile accaduta in Andria, o nel clero; ma entrato l'anno 1644 egli
volle aprir la Visita del suo clero, e delle di loro chiese, intimandola a tutti per
prepararsi, e trovarsi pronti ad esser visitati, nel mese di marzo, tempo quaresimale,
mentre che dal popolo di Andria si attendeva la rinovaz.e del prodiggio della
Sacratiss.a Spina, che cader doveva nel dì 25 marzo, giorno della Parasceve, al
pari, che dieci anni prima Dio erasi compiaciuto di manifestarlo. Egli il Vesco=
vo con il clero divotam.e, e con anticipate preghiere si dispose ad aspettarlo, ve=
derlo, ed adorarlo, siccome da una sua relazione negli atti della Santa Visita
di quest'anno si rileva, e da un atto che, che si conserva nella Vescovil Curia; ed
infatti con sõmo religioso gradimento di lui, e di tutto il popolo avvenuto si vide
nel predetto giorno. Dato compimento a questa sagra funzione, ed alle altre di Pa=
squa, di Pentecoste, e del Sacratiss.o Corpo del Sig.e, ora comincia la intimata Visi=
ta , e propriam.e nel dì 28 Giugno 1644. Nel tratto, e corso di tal Visita osserva, e
conosce, e