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[manoscritto - foglio 46, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]


[nota leggibile
in modo
estremamente
frammentario]
___, ma
l'anno 1669
____ di
loro si
mise contro
il Colleg.o di S:N.
_____, che
in niun conto
_____ .....





















dell'Universita, e che essi erano li principali motori di tal macchina. Cosa
indi seguita fosse non ci è nota; sappiamo, che ne la petiz.e dell'Universita
ebbe effetto, e che la Festività della SS.a Vergine del Carmelo fu continuata a ce=
lebrarsi dal Colleg.o nella Domenica, siccome oggi ancora si prattica, e quel=
la del dì 16 lugl.o dalla Cattedrale sin'a certo tempo, come si vedrà.
  Tali e tante contese fra questi due capitoli eternate per secoli, e fomentate
dalli partiti, in cui si vedevano divisi li Cittadini, non poco dispiacere apportava=
no al Congresso de' Cardinali Interpreti del Conc.o di Trento, da che si scorgeva
che dopo tanti, e diversi ordini, e decreti, non si veniva a capo d'una sincera
pace, o quiete almeno: e restando esattamente informati di quei torbidi, che per
allora si sentivano, stimarono dirizzare una lettera al nuovo Vescovo su tale
tenore: = Illust.o e M.o Rēdo Monsig.e come Fratello = essendo stato rappresentato
alla Sag.a Congreg.e, che tra li cleri di cotesta Cattedrale, e della Colleg.a di S. Ni=
cola passino liti, e differenze per caggione delle Processioni, e altre pretendēze
toccanti superiorita, e giurisdizione Vescovale, sotto pretesto di antiche consu=
etudini, e per compiacere a qualche laico, che per fomentar le discordie favo=
risce gli aderenti, e parenti ecclesiastici, con pregiudizio del culto divino, che
in questa parte si espone aver patito anche non poco detrimento dalla con=
nivenza de' Vescovi passati. Questi Eminent.si miei Sig.ri per provedere, che il
medesimo non segua nell'avvenire, mi anno comandato di scrivere a
V. S., che proveda onninam.e sopra di ciò, secondo che vien prescritto dalli
Sacri Canoni, e dalli Decreti della SS. Cong.ne del Conc.o di Trento, e de' Riti,
senza alcun riguardo delle pretese consuetudini in contrario (che piuto=
sto si devono dire abusi, e corruttele) introdotte da laici, o per loro fomēto
dagl'istessi ecclesiastici, poco zelanti del servizio di Dio. Ciò dunque si attē=
de
dalla prudenza, e pastoral zelo di lei: ed il Sig.e la prosperi - Roma 6 set=
tembre 1658. = D.V.S. come Fratello = Il Card.le Spinelli = And.a al Vesc.o Proces.
Questa lettera quanto fu significante, e nerboruta, altrettanto pose il Vescovo
in risoluz.e d'indifferente per li partiti, ed in un certo contegno di rigore
per l'appresso con tutto il clero. E questo si pose nell'osservanza de' decreti ema=
nati dalla S. C.e, in modo che non si leggono più piati, e ricorsi su tal parti=
colare materia. E l'Universita rimase divota commune, e non singolare della
gloriosiss.a Verg.e Maria del monte Carmelo. Dopo di ciò per alcuni si visse
   Il Giovanetto Duca D. Fabrizio per opra della sua Madre D. Costanza Orsini, e di
suo Zio D. Ettore Carafa, giunto agli anni venti di sua età, fu collocato in ma=
trimonio colla Sig.a D. Margarita Carafa de' Maddaloni nell'anno 1660. Questa
si rendè fertile sul p.o anno del suo Imeneo, e diè alla luce un bambino, in cui si
novò il nome del suo avo Carlo. E dopo di questo, che nacque nel 1661 ella più
diè frutto si se. Il Vescovo D. Alesandro Egizio non ancora trasmessa aveva Relaz.e
alcuna dello stato della sua chiesa ad sacra limina; In quest'anno 1661 trova=
mo la p.a registrata nelli suoi atti. Dopo aver riferito lo stato della Cattedrale si
legge quello della Colleg.a di S. Nicola in questi termini. Civitas non habet Paro=
chias, sed solum Cathedralis, et Collegiata S. Nicolai habent Fontem Baptisma[lis]
et ad libitum Civium recipiunt periculi baptismum, et sacramentorum us[u]
De nocte vero secundi sacristæ, qui in Cathedrali, et in dicta Colleg.a S. Nicolai
respective resident, in necessitatibus sacramenta admissione &. Per alcuni
anni