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[manoscritto - foglio 51, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
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muni dispendj seguitavano a dilaniarsi ne' Tribunali di Roma. Sopragiunse
pertanto l'anno 1701, e si aspettava con ansioso disiderio da tutto il Popolo, e viep=
piu dal Vescovo, per la ferma speranza di vedere rinovato il esso il decantato pro=
diggio della Sagratiss.a Spina. Niuno restò defraudato di tal pio disiderio; concio=
sia che, giunto il tempo della concorrenza del giorno di Parasceve con quello de'
25 marzo, preparatosi ognuno ad esserne spettatore, per divina misericordia,
tutti furon degnati di tal favore. Di quanto, in questo memorãdo giorno, si oprò
per celebrarlo, se ne darà un saggio in altro racconto, che si vedrà uniforme
alla memoria, che ci ha rimasta il  pred.o Vescovo.
  Questo Prelato conoscendo abbastanza, che l'onore, e la santità del clero dipen=
de dalla scienza, ed erudizione di esso, ed avendolo ritrovato ignorante, ed ine=
rudito in ogni sapere (eccetto che presso pochi riluceva qualche lume, e gusto di
letteratura) Pensò con seria riflessione a piantare un Seminario per istruire
la gioventu, ed indi formarne quei soggetti proprj per tal stato. Questo di=
segno egli lo meditò sin dal primo dì del suo arrivo in Andria, ma troppo dif=
ficile li riusciva l'esecuz.e, non vedendo d'onde poter ricavare il frutto per la
costruenza di esso, ma avendo fatta la Visita della sua Diocesi sin dall'anno
1691, ed avendo trovato molti Benefizj ecclesiastici vacanti, di questi comin=
ciò a farne una collezione, per incorporarli al d.o Seminario; e nell'anno
1700, fatta la Relazione dello stato della sua Chiesa ad sacra limina, in
essa manifestò a' quei Porporati quanto meditava, e ne cercò l'approvaz.e
che volentierm.e fu approvata, e lodata. In questa Relaz.e descrivendo lo
stato, e condizione del Collegg.o di S. Nicola, ei dice: Adest Ecclesia Collegiata
Insignis sub Titulo S. Nicolai, quæ in cura animarum est Coadiutrix Cathe=
dralis.&. Avendo dunque questo Vescovo tanto ponderatam.e preso le sue mi=
sure per fondare un tal Seminario, ne venne a' capo nell'anno 1705. Formò
le sue Regole, fe' scielta di sanj maestri per l'erudiz.e de' Giovani convittori,
e sparsa fama per la Provincia di tal'opra, in breve si vide un numero
ben competente di cittadini, ed esteri a cercar luogo in esso per l'educaz.e
de' di loro Figlj. Fra le altre providenze, che diè di buon regolamento di
questo convitto, volle, che per coadiutori, e consultori del Vescovo pro tem=
pore in ogni occorrenza intervenissero sei Preti Anziani, e dotti, col
carattere di Deputati, da sciegliersi dal Capitolo della Cattedrale, e del Col=
leggio di S. Nicola in tal forma: cioè, quattro dal primo capitolo, e due
dal secondo, con tal legge, che de' quattro della Cattedrale due se ne do=
vessero nominare da esso Vescovo a suo arbitrio, e due  dal capitolo per
conclusione capitolare con pienezza di voti: e de' due del Colleggio di S. Ni=
cola, uno nominar si dovesse dal Vescovo a suo piacere, ed il secondo
dal capitolo con pienezza di voti per conclusione capitolare. Lo stro=
mento della fondaz.e formato nel dì . . . . dell'anno 1705 espressam.e
il tutto riferisce, e se ne mantiene inviolabile l'osservanza. Era egli un
Vescovo zelantiss.o dell'onor di Dio, della disciplina ecclesiastica, e della
eterna salute del suo Gregge, non trascurando mezzo veruno a pro=
moverla in meglio, quindi fu, che chiamò sopra di se l'odio de' mal=
vaggj, a segno d'esserli tramata la morte. Nel dì 2 d'agosto dell'anno
corrente