panoramica Ovest

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corte: panoramica Ovest
L'ingresso alla VII sala, rivolta a Sud (in basso a sinistra nella foto), appare più maestoso di quello che immette nella IV sala, a Nord-Ovest (a destra nella foto).

La Corte (panoramica Ovest) evidenzia due fasi costruttive differenti

Prima di continuare l'esplorazione notiamo che molte differenze tra i due piani, visibili anche nella corte, (unite ad altre considerazioni) giustificherebbero l'ipotesi di un castello federiciano monopiano, espressa da Maria Losito nel volume sottocitato:

"... la presenza di una cinta muraria, ... completa la nostra ricostruzione di un Castel del Monte federiciano a un unico piano. Sottolineiamo che, con un impianto di Castel del Monte monopiano, il cortile ottagono permetteva una più estesa ed affascinante visibilità della calotta della volta celeste ...: tutto questo sembra dunque più funzionale all'ampia cultura scientifica di Federico II.
Ma non basta: ... La decorazione marmorea e scultorea ... al pianterreno è più aulica e classica (quindi federiciana) di quella del piano superiore. Similmente la differenziazione nel disegno degli elementi costruttivi dei due piani, associabile a dettagli costruttivi di due stili diversi, documenta una doppia fase di costruzione e non una diversità di gusto dovuta a una differenziazione funzionale degli ambienti.
... se confrontiamo i dettagli costruttivi dei due piani di Castel del Monte notiamo una diversità del colore e delle dimensioni delle cortine murarie nei due livelli del cortile interno, non spiegabile né spiegata nell'intricata storia dei restauri, fatta eccezione per la parete sud e per quella sud-est del cortile, laddove furono sostituiti alcuni conci durante i restauri degli anni '50 di questo secolo.
"... Gli incroci murari angolari dei due piani, pur mostrando una continuità nel sistema delle ammorsature, sono diversi perché i conci dei paramenti murari sono differenti. Anche la varietà delle soluzioni degli incroci murari (a pettine, a zanca con angolo retto, acuto, ottuso o concavo), forse per le numerosissime integrazioni  e sostituzioni di conci ..., sono più a favore di una pluralità di fasi esecutive che di unicità.
... I dettagli formali e di materiali di capitelli, basi, cornici e camini sono diversi nei due piani di Castel del Monte, poiché sono differenti le maestranze che vi lavorano, il gusto, lo stile, il materiale e le tecniche adottate.
... La distribuzione funzionale degli ambienti del pianterreno, più razionale, meno labirintica di quella dell'intero edificio lascia presupporre non solo una doppia fase nella progettazione funzionale del castello, ma soprattutto la totale autosufficienza di un impianto monopiano... .
In conclusione, prima del 1240 o dal 1240 al 1246 circa Federico II nel luogo in cui forse sorgeva un preesistente castello sembra aver costruito ex novo Castel del Monte a un solo piano."

[M.Losito, "Castel del Monte e la cultura arabo-normanna in Federico II", Adda Ed., Bari, 2003, pagg.28-34]

          
[corte, portale lato Sud e portale di Nord-Ovet - foto di Sabino Di Tommaso, 2006]

Per questi portali della corte è possibile consultare i rilievi, la pianta e la sezione, sia del portale a Sud di acccesso alla sala G che dell'altro a Nord-Ovest d'ingresso alla sala D realizzati nel 1933-1934 dalla “Classe delle arti della Reale Accademia d'Italia” in “I Monumenti Italiani ... Castel del Monte”, onde coglierne misure e dettagli con la precisione degli esperti che tali rilievi portarono a termine.


iscrizione posta sul lato Sud-Ovest del cortile
"La data 1566 riportata in tre iscrizioni di difficile lettura (Licinio 2002, p. VIII) (due delle quali ancora visibili in loco nel cortile ...) testimonia un particolare intervento di restauro da parte dei conti Carafa in quest'anno . ...
Iscrizione ancora visibile nel cortile di Castel del Monte a fianco all'entrata alla stanza VII dietro la stanza VI del piano terreno, al decimo filare dal basso in verticale e settimo filare in orizzontale a destra (Fig. 116).
IMPACE·SURDO·D·B·
C.o·L·P·DIE 3 7bs 1566
.
"

[M.Losito, "Castel del Monte e la cultura arabo-normanna in Federico II", Adda Ed., Bari, 2003, pag. 149]


"A demolire le teorie interpretative sulle iscrizioni «del mistero» ci ha pensato Franco Magistrale, docente di Paleografia all’Università di Bari. ... «Il presunto “criptogramma” altro non è che una scritta commemorativa di un intervento edilizio sulle strutture murarie del castello datato puntualmente al 1566. L’epigrafe, caratterizzata dall’uso di numerose abbreviazioni, riporta, più prosaicamente, il testo seguente: “Mastro Pace Surdo di Barletta, completata l’opera, pose questa epigrafe il 3 settembre 1566”. Quella di apporre epigrafi al termine di lavori edilizi era una prassi sorta e diffusasi anche nell’edilizia civile a partire già dal 1300»"

[Giacomo Annibaldis in "Gazzetta del Mezzogiorno"15 marzo 2010]

Dalla corte, che un tempo aveva centrale una stupenda vasca ottagonale monoblocco, ci avviciniamo allo splendido portale aperto nella parete di Nord-Ovest, che ci introduce in una delle due sale di rappresentanza; altrimenti entriamo dal magnifico portale romanico a Sud nell'altra sala di rappresentanza e disimpegno.