l'altare di F. De Ferdinando, documenti

Contenuto

L'altare settecentesco di Ferdinando De Ferdinando
del 1720


Premessa

Si riportano quattro fedi di credito dei Banchi pubblici napoletani, conservate nell'Archivio Storico del Banco di Napoli, ricercate e trascritte da Eduardo Nappi, pubblicati nel 1983 nel testo sotto citato, documenti che testimoniano la realizzazione dell'altare maggiore della Basilica della Madonna dei Miracoli da parte del marmoraro napoletano Ferdinando De Ferdinando nel 1720.
Questo altare non è quello attualmente eretto nel presbiterio della Basilica; esso fu smembrato nel 1965 e mostra parte dei suoi pezzi sul retro dell'attuale del 1773, il quale ultimo, realizzato da Marino Palmieri, proviene dalla demolita Chiesa dell Trinità in piazza Duomo.


L'altare di Ferdinando De Ferdinando del 1720, fotografato nel 1930


da “Archivio Storico del Banco di Napoli”

documenti ricercati e trascritti da Eduardo Nappi

Banco della Pietà,
giornale del 1720, matr. 1438, partita di 30 ducati, estinta il 29 gennaio.
Al padre Costabile Fortunato D. 30. E per lui a Ferdinando de Ferdinando, mastro marmoraro, a compimento di D. 40, atteso l’altri D. 10 l’ha ricevuti in contanti. E sono in conto dell’altare che sta facendo per la loro chiesa della Madonna d’Andria de Padri Cassinensi.


Banco dello Spirito Santo,
giornale del l720, matr. 1073, partita di 30 ducati, estinta il 17 febbraio.
A Costabile Fortunato D. 30. E per lui a Ferdinando de Ferdinando a compimento di D. 50. E li suddetti D. 50 li paga in conto dell’altare di marmo che attualmente sta lavorando per la chiesa della Madonna d’Andria de’ Padri Benedettini Cassinensi, come per istrumento sotto il primo agosto 1719.


Banco di San Giacomo,
giornale del 1720, matr. 670, partita di 30 ducati, estinta 1’8 marzo.
A Costabile Fortunato D. 30. E per esso a Ferdinando de Ferdinando, mastro marmoraro, in conto delli D. 600, valuta di un altare di marmo, che in sua bottega si lavora per la loro chiesa della Madonna d’Andria de’ Padri Cassinensi.


Banco della Pietà,
giornale del 1720, matr. 1447, partita di 20 ducati, estinta il 26 settembre.
Al padre Costabile Fortunato D. 20. E per lui a Ferdinando de Ferdinando, mastro marmoraro, dite sono a compimento di D. 52, atteso l’altri D. 32 l’ha ricevuti, cioè D. 20 per nostro banco e l’altri D. 12 contanti. E sono detti D. 52 per saldo e final pagamento di D. 600, intero prezzo dell’opera di marmo per detto Ferdinando fatta, consignata e posta in opra nella venerabile chiesa di Santa Maria delli Miracoli della città d’Andria a tutta soddisfazione di detta chiesa e questo tanto per fatighe per esso fatte, quanto dei suoi lavoranti mandati in detto Monastero; restando detto Ferdinando saldato e soddisfatto, ne resta a conseguire altro per qualunque causa, come per istrumento di notar Aniello Rasano di Napoli a 1 agosto1719.

[documenti tratti da: Domenica Pasculli Ferrara, “Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo: pittori, scultori, marmorari, architetti, ingegneri, argentieri, riggiolari, organari, ferrari, ricamatori, banderari, stuccatori”, Eduardo Nappi, “Documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli”, Fasano, Schena editore, 1983, pp. 306-307.]