La Basilica della "Madonna d'Andria" si impone per la ricchezza dei suoi altari marmorei, opara di valenti artisti e commissionati nell'epoca d'oro del barocco napoletano.
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Merita ora almeno un breve accenno l’altare in commesso marmoreo ma di età postuma collocato nella chiesa inferiore o grotta di S. Maria dei Miracoli in Andria. Esso, come gli altri qui trattati, si colloca nell’ambito della tradizione napoletana dell’uso del marmo policromo, ma differisce dagli altri altari per datazione e per disegno compositivo, a motivi geometrici, tipico di età più tarda.

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Questa cappella rappresenta una delle più belle opere di arte napoletana di metà '800. Il tempietto in marmo ha due colonne davanti e due pilastrini sul fondo; ai lati delle colonne a pilastro quattro pilastri rafforzano la volta della grotta di tufo. Il tutto, ornato di marmi pregiati ...

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All’interno poi è situato un magnifico altare di marmo statuario con finissimi marmi colorati tra le cornici, cioè giallo antico, broccatello di Spagna, verde antico, brulé di Francia e breccia di Sicilia. Nella zoccolatura compare l’iscrizione: ‘Ferdinandus II utriusque Siciliae rex donavit A.D. MDCCCLIX’, mentre sui fianchi del tempietto si legge: ‘Arch. Francesco Gavaudan diresse Antonio Dimauro eseguì’.

Per completare la descrizione del tempietto, segnaliamo il soffitto rettangolare tutto in argento, che misura m. 3.67 di lunghezza e m. 3.44 di larghezza, su cui campeggiano stelle dorate in oro zecchino e al centro la colomba dello Spirito Santo con raggiera.