Santa Visita del vescovo Triveri del 29-11-1694

Contenuto

Santa Visita del vescovo Triveri del 29 novembre 1694 [1]
(alle chiesette di Sant'Angelo e S. Maria in Chiancola)


[trascrizione del testo originale in latino] [2]

Orat[ori]ũ S. Angeli situm
extra Civitatem ad 1000 passus circiter
propé viã qua Barulũ pergitur.

[Die alt.[er]a (successiva, cioè, al 28) 9mbris 1694]

Immediate post prandiũ Ill.[ustrissi]mus visitavit locũ, in quò aliũ erat oratũ S. Angeli dicti [lasciato spazio vuoto non scritto] illumq.[ue] invenit feré totũ dirutũ remanentibus parietibus lateralib[u]s, imò, et in cap[it]e Oratorij. Et cum nesciat[u]r quis habeat in eo jus Patronatus,

decretum fuit.
Quod per edictũ moneat[u]r. Si quis in illo Jus aliquod habeat ad illud reficiendũ termino duorũ mensiũ aliter demoliat[u]r taliter nulla remaneat figura loci Sacri, et loco ejus Crux erigat[u]r.
Ibi est benef.[ici]ũ et possidet[u]r a D. Ant[oni]° Anello.

 

[traduzione]

Oratorio di Sant’Angelo eretto
circa 1000 passi fuori Città
presso la strada che porta a Barletta

[il giorno dopo (del 28) novembre 1694]

Immediatamente dopo pranzo l’Illustrissimo visitò il luogo, dove c’era un altro oratorio di S. Angelo detto [lasciato spazio vuoto non scritto] e lo trovò quasi totalmente demolito, restando, appena, le pareti laterali e l’abside dell’oratorio. Poiché non era noto chi in esso avesse il giuspatronato,

fu decretato:
Per editto si avvisi che se qualcuno in esso abbia un qualche diritto, lo restauri entro il termine di due mesi, altrimenti lo si demolisca in modo che non rimanga nulla che sembri luogo sacro e al suo posto si innalzi una Croce.
Ivi esiste un beneficio posseduto da D. Antonio Anelli.


Orat[ori]ũ S. Mariae d.[ict]ae in Chiancola

Successive Ill.[ustrissi]mus visitavit locũ, in quo aliquando fuit orat.[ori]ũ d.[ict]ũ S. Mariae in Chiancola positum extra Civitatē eadē feré dist.[anti]a, qua orat.[ori]ũ suprad.[ict]ũ S. Angeli per versus viã qua Trani proficiscit[u]r, fuitq[ue] inventus in eodē statu quo supra d.[ict]ũ S. Angeli, et ideò idem ut de ipso sup.[r]a decretũ fuit.

Ibi est Benef[ici]ũ et possidet[u]r a D. Ant[oni]o Anello sine onere, ut asserit[u]r ita.

Datũ Andriae ex Ep[iscopa].li Pal[alati].o die q.[u]a sup.[r]a.

[firma del Convisitatore Cancelliere]
D. G. Gurgo Vercello S. Visit[atio]nis Cancell.

 

Oratorio di S. Maria, detta in Chiancola

Successivamente l’Illustrissimo visitò il luogo nel quale un tempo c’era l’oratorio detto di Santa Maria in Chiancola, eretto fuori della Città circa alla stessa distanza, come l’oratorio suddetto di Sant’Angelo, rivolto alla [in direzione della] strada che va a Trani; fu trovato nello stesso stato del suddetto oratorio di S. Angelo, e quindi fu presa una decisione identica [di emanare un editto simile].

In esso esiste un beneficio che, così si asserisce, è posseduto da D. Antonio Anelli senza alcun onere.

Data in Andria dal Palazzo Episcopale nel giorno di cui sopra [29 novembre 1694]

[firma del Convisitatore Cancelliere]
D. G. Gurgo Vercello cancelliere della S. Visita.

relazione sulla visita alle due chiesette - copia del manoscritto

NOTE

[*] Questa Visita Pastorale è stata letta e trascritta, dall'originale "Acta Sanctae Visitationis Episcoporum Andriensium" (ASVEA), presso la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino" di Andria..
[2] Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto, non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
Il grassetto ed il corsivo non sono presenti nel testo originale.