G.Ruotolo - S.Nicola

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CHIESA di   San   NICOLA

di Mons. Giuseppe Ruotolo (1889-1970)

Prima che i Normanni occupassero le nostre terre, c’e­rano nei dintorni di Andrìa diversi villaggi, come Cicaglìa, S. Pantaleo, S. Lucia, Trimoggia, il che si rileva da antichi documenti e dalle ossa, monete e altri avanzi trovati spesso in quei luoghi. Al tempo dei Normanni poi, quando Andria divenne città fortificata, gli abitanti dei villaggi vicini vi si trasferirono per ripararsi dalle incursioni dei barbari.
In quel tempo a Trimoggia nella Chiesa di S. Maria, oggi SS.mo Salvatore, officiava il Clero locale alle dipen­denze di un prevosto. Volendo costoro stabilirsi in Andria, ne fecero supplica al Vescovo del tempo, Desidio, il quale accolse volentieri i nuovi Sacerdoti, dopo aver stipulato con essi alcune condizioni. Questo avvenne il 1104 [1].
La Chiesa che li ospitò fu S. Nicola. Questa Chiesa fu più volte restaurata ed ha anche oggi bisogno di importanti riparazioni.
Descrizione. La Chiesa è ad una sola navata molto ampia. L’altare maggiore di marmo artisticamente lavorato si erge maestoso fra quattro colonne di finto marmo, che or­nano il presbìtero. Nell’ interno della Chiesa vi sono 6 altari tutti di marmo. Sul presbitero si ammira una credenza di marmo finissimo intarsiato.
Il coro è di noce lavorato con finezza; lungo la Chiesa si ammirano dei buoni dipinti.
[dal libro “Ricordo di Andria Sacra” di G. Ruotolo,  Tip Apicella, Molfetta, 1933, pagg. 33-34]

[1] Ancora oggi nell’archivio capitolare di S. Nicola si conserva la pergamena che consacra questo contratto. Alcuni dotti dubitano dell’autenticità di questo documento.