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da "Il Capitolo Cattedrale di Andria ed i suoi tempi"
di Michele Agresti (1852-1916)
Capitolo VI
"Altre Chiese figliali dipendenti dal Capitolo Cattedrale,
destinate poi alle varie case religiose della città"
5. La Chiesa del Conservatorio
5. La Chiesa del Conservatorio, eretta sotto il titolo della Concezione,
benché piccola di mole, pure non manca di qualche peregrina margherita.
Ha un altare maggiore costrutto di plastica marmorata a vani colori,
di buon effetto. Il palliotto di questo altare porta chiusa in cristalli
una statuetta di S. Filomena, riccamente vestita. Una tela di buon pennello,
ergesi su questo altare, rappresentando la Vergine Im-macolata,
cui soggiace S. Ignazio di Lojola, il quale, dopo aver pugnato nell’Indie,
istruiva nella fede quei selvaggi. A destra si vedono S. Antonio,
S. Luigi e S. Francesco Saverio; a sinistra S. Ladislao, S. Francesco Borgia,
S. Vincenzo De Paoli, e tre martiri dell’ordine gesuitico, con le palme in mano.
L’altare a sinistra porta un’altra tela rappresentante S. Francesco d’Assisi
nell’atto di ricevere le sacre stimmate dall’amato Gesù. Accanto a lui vedesi
un fraticello, che medita su d’un libro, che tiene aperto sulle ginocchia.
Nell’altare a destra si ammira un’altra tela, rappresentante la Nascita
del Divin Verbo nel seno della Vergine, la quale unitamente a S. Giuseppe,
ne contempla le ce-lesti fattezze, mentre gli Angioli ed i Pastori
rimangono estatici nel vagheggiarlo anch’essi.
Un pregevole simulacro di S. Ignazio Lojola, vestito di pianeta forata,
vedesi chiuso in una grandiosa nicchia, portante lo stemma della Compagnia
di Gesù. Un lungo coretto, con gelosia verniciata in oro, vedesi
in cima all’altare maggiore, e nella parte interna di esso avvi
un piccolo Organo, per uso delle suore di S. Anna, che mantengono
il culto in questa Chiesa, assistite da un Cappellano, nominato
dalla Congregazione di Carità, con licenza del Vescovo diocesano.
Accanto a questa Chiesetta trovasi il Conservatorio, affidato ora alle suore di S. Anna
[1].
NOTE (Nell'originale la numerazione è di pagina e non progressiva)
[1]
Le alunne di questo Conservatorio anticamente indossavano l’abito gesuitico,
indi il Domenicano. Il Vescovo Adinolfi, nel riformare nel Conservatorio,
che destinò a vantaggio delle orfanelle di Andria, ordinò che questo Istituto
venisse amministrato dal Vescovo pro tempore, da un sacerdote della Cattedrale,
da, un altro della Collegiata di S. Nicola, e dal Presidente dell’Arciconfraternita del Gesù.
[tratto da “Il
Capitolo Cattedrale di Andria e i suoi tempi” di M. Agresti, tipi
Rosignoli, Andria, 1912, Vol.II pag.109-110]