di R. Caputi, F. Damato, D. Lorusso (del Gruppo Speleologico Ruvese)
[fig.1 Planimetria / Sketch del Gurgo di Andria (Pu 35) - fig.2 Spaccati della struttura carsica (direzioni dalla Fig.1)]
Le prime osservazioni sul pulo di Gurgo iniziano nel 1919 ad opera del Prof. Colamonico che fornisce una prima descrizione degli aspetti morfologici e geologici nel contributo "Gurgo di Andria" (1919). Negli anni 70 il Prof. Orofino redige un attento rilievo topografico sulle due grotte sino ad allora conosciute: la Grotticella del Gurgo e la Grotta di S. Maria di Trimoggia. Secondo lo studioso la prima risulta essere lunga circa 15 m, mentre la seconda 18 m. Queste lunghezze, corrispondono, in linea di massima, a quelle riportate dal Gruppo Speleologico Dauno di Foggia nell'ambito dei rilievi per il "Progetto Murge". Alcuni anni più tardi, nel gennaio 1992, il Gruppo Speleologico Ruvese (G.S.R.), su invito di Nicola Montepulciano, allora Responsabile della sezione andriese del WWF, decide di riprendere gli studi speleologici sul pulo di Gurgo.
La struttura carsica è individuata nelle tavolette dell'Istituto Geografico Militare, col toponimo "Gorgo". Situata a sud-ovest del centro abitato di Andria, a poche decine di metri dal Santuario del SS. Salvatore (Fig.l, Fig.2), presenta una serie di nove cavità, alcune delle quali poco accessibili e che si aprono sulle pareti (Fig.3).
Il Gruppo Speleologico Ruvese, nell'ambito del presente lavoro, ha cercato di approfondire le ricerche condotte da altri studiosi con l'intento di individuare nuove cavità.
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 56" N longitudine: 3° 49' 20" E |
Quota dell'ingresso: | 175 m s. l. m. |
Perimetro del pulo: | 814 m |
Dislivello massimo: | -32 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevamento: | R. Caputi, G. Cecalupo, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 gennaio 1993 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 27" N longitudine: 3° 49' 19" E |
Quota dell'ingresso: | 160 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 34 m |
Sviluppo spaziale: | 35 m |
Dislivello massimo: | -2,4 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
1° Rilevamento: | C. Fusilli (Gruppo Speleologico Dauno. Foggia). |
Data del rilievo: | 29 novembre 1987 |
2° Rilevamento: | R. Caputi, G. Cecalupo, S.De
Leo, G. Iurilli, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 19 gennaio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Costeggiando la dolina sul versante ovest, dopo alcuni metri si intravede l'imbocco della cavità maggiormente estesa rispetto alle altre (Fig.4, Foto 1).
All'ingresso, un residuo di muro a secco testimonia l'utilizzazione di questa cavità come riparo per le greggi, in epoche non molto remote. L'ambiente principale, che risulta essere anche il luogo più grande, è invaso al suolo da ciottolame di varia dimensione e immette, dopo aver superato un nuovo muretto a secco, in un secondo vano. In realtà quest'ultimo non è che la naturale prosecuzione dell'ambiente principale, ora diviso dall'opera in muratura (Foto 2). Sul lato sinistro si intravedono due probabili prosecuzioni della cavità che in questo punto distano dall'ingresso circa 8 m. Accertata la presenza di ambienti di piccole dimensioni, ma non la naturale prosecuzione della cavità, si abbandona l'imbocco posto sulla sinistra e si procede seguendo quello posto di fronte al muretto. Se dall'ingresso sino a questo punto si poteva avanzare in posizione eretta, o quasi, da qui la morfologia della grotta cambia: la volta molto bassa e le pareti, poco distanti tra loro, costringono lo speleologo a procedere carponi.
[foto.1 Grotticella del Gurgo (Pu 1231): ingresso della cavità - foto.2 Grotticella del Gurgo (Pu 1231): opera muraria all'interno della cavità]
Si avanza per circa 4 m in una condotta alta mediamente 1,2 m, e larga non più di 50-60 cm,
che si arresta di nuovo di fronte ad un più stretto passaggio ( ca. 30x30 cm) che
permette solo allo speleologo più magro di penetrare nella terza stanzetta. Questa
piccola apertura rappresenta il punto in cui si sono fermate in passato le vecchie
esplorazioni, riprese poi dal G.S.R. al fine di esplorare nuovi ambienti.
Al di là della strettoia, dopo aver visitato sulla sinistra uno stretto cunicolo, che
dopo qualche metro immette nella via principale, si ritorna nella continuazione della
stanzetta, larga circa 60-70 cm e alta 60 cm. Dopo circa 6 m di varie contorsioni, si
giunge infine nell'ultimo ambiente, che è largo mediamente 1.5-2 m e presenta un'altezza
mediamente di 50 cm. Nel tratto finale del cunicolo, un piccolo passaggio sulla destra
termina con prosecuzioni che si perdono in diverse strettoie. In questo punto lo sviluppo
totale della grotta raggiunge circa 34 m. Sulla volta della parte terminale della cavità,
sono evidenti le forme di erosione denominate scallops (Foto 3). Lungo tutta la cavità
non vi sono forme di concrezionamento.
[foto.3 Grotticella del Gurgo (Pu 1231): forme d'erosione (scallops)
nella parte terminale della grotta]
Denominazione della cavità: | Grotta della Madonna di Trimoggia |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 24" N longitudine: 3° 49' 25" E |
Quota dell'ingresso: | 164 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 23 m |
Sviluppo spaziale: | 24 m |
Dislivello massimo: | +0,4 m; -3,8 m |
Profondità: | +4,2 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
1° Rilevamento: | C. Fusilli (Gruppo Speleologico Dauno. Foggia). |
Data del rilievo: | 29 novembre 1987 |
2° Rilevamento: | R. Caputi, S.De Leo, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 19 gennaio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Molte grotte sono circondate da un alone di mistero e pertanto, molto spesso, le storie che si raccontano su di esse, risultano essere curiose e a volte molto interessanti. La grotta in esame, secondo alcune testimonianze, veniva utilizzata per l'esercizio di culti religiosi e precisamente per l'adorazione della Madonna di Trimoggia. In realtà è stato possibile riscontrare all'interno di questa grotta alcuni elementi quali, il possente e curato muretto a secco e i resti di intonaco in pessimo stato di conservazione sulla parete antistante l'ingresso, che documenterebbero quanto riferito. Sarebbe auspicabile, in collaborazione con associazioni archeospeleologiche, approfondire ulteriormente gli studi in maniera da aggiungere un nuovo capitolo su questa suggestiva cavità.
È ubicata sulle pareti di fronte al versante ove si rinviene la Grotticella del Gurgo e rappresenta in termini di sviluppo planimetrico la seconda cavità del pulo (Fig.5).
Come la precedente, anch'essa presenta l'imbocco protetto da un possente muro a secco ampio circa 1.5 - 2 m e alto mediamente 1 m. Mentre le altre cavità presentano ingressi con dimensioni tali da non permettere una facile individuazione dell'imbocco, questa grotta presenta un ingresso con la volta che raggiunge un'altezza di circa 5 m (Foto 4).
È costituita da due ambienti: il primo, posto al di là del muretto a secco, ha le dimensioni confrontabili con quelle dell'ingresso e presenta il piano di calpestio invaso da terreno; il secondo, cui si accede attraverso un basso passaggio sulla sinistra, presenta un piano di calpestio costituito da pietrame. Un'attenta osservazione ha permesso di accertare che queste pietre non sono altro che i resti di un altro muretto a secco in seguito crollato o abbattuto dall'uomo. Nel tratto finale di questo vano che si sviluppa in leggera pendenza, il piano di calpestio e, a luoghi le pareti, sono costituiti da materiale terrigeno derivante dall'alterazione del calcare (Foto 5). La grotta ha uno sviluppo planimetrico di circa 23 m.
[Foto.4 Grotta di S. Maria di Trimoggia (Pu 1232): l'ingresso e parte
del muretto a secco - Foto.5 Grotta di S. Maria di Trimoggia (Pu 1232): stanzetta
terminale]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo II |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 30" N longitudine: 3° 49' 28" E |
Quota dell'ingresso: | 163 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 7 m |
Dislivello massimo: | +0,75 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevatori: | R. Caputi, F.Ficco, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Muovendosi verso la parete est del Gurgo, dopo aver attraversato per alcune decine di metri la fitta vegetazione costituita in prevalenza da rovi e dopo aver superato pareti molto alte e impegnative, si guadagna l'imbocco della cavità denominata Grotticella del Gurgo II (Fig.6), avente l'ingresso alto circa 1 m e largo non più di 1,5 m (Foto 6). La grotta risulta costituita da un unico cunicolo lungo 7 m e avente mediamente altezze intorno al metro. Anche in questo caso l'ambiente è privo di tracce di concrezionamento. Sono stati individuati diverse specie di ragni ed escrementi di topi di campagna; quest'ultima osservazione è da mettersi sicuramente in relazione all'elevata quantità di rifiuti presenti davanti all'ingresso.
[Foto.6 Grotticella del Gurgo II (Pu 1340): l'imbocco]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo III |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 30" N longitudine: 3° 49' 28" E |
Quota dell'ingresso: | 160 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 8 m |
Dislivello massimo: | +0,75 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevatori: | G.Cecalupo, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
A Circa l00 m s.l.m. e con esposizione ad ovest, si apre l'ingresso della cavità denominata Grotticella del Gurgo III (Fig.7).
La marcia di avvicinamento avviene, come per le altre grotte, tra una vegetazione rigogliosa e fitta tale da non permettere di ripercorrere lo stesso percorso nelle successive esplorazioni e di non poter quindi redigere, nostro malgrado, un particolareggiato itinerario di avvicinamento.
La grotta è costituita da un unico ambiente che si sviluppa per 8 m e la progressione al suo interno avviene carponi date le esigue dimensioni (0,7 - 1 m, Foto 7). Oltre a questa difficoltà, si deve aggiungere l'eccessiva polvere che si sviluppa al passaggio dello speleologo a causa della presenza di depositi terrigeni a grana molto fine. Sono state avvistate alcune specie di Aracnidi. La grotta termina in una strettoia non praticabile; l'assenza di correnti d'aria esclude verosimilmente eventuali prosecuzioni.
[Foto.7 Grotticella del Gurgo III (Pu 1341): ingresso della cavità]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo IV |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 30" N longitudine: 3° 49' 28" E |
Quota dell'ingresso: | 162 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 9 m |
Sviluppo spaziale: | 10 m |
Dislivello massimo: | +0,2 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevatori: | R.Caputi, F.Ficco, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Risalendo la dolina verso est, si raggiunge a poca distanza dalla Grotticella del Gurgo III, la Grotticella del Gurgo IV (Fig. 8).
Costituita da un modesto ingresso largo circa 3m e alto circa 2,5 m, la cavità presenta due cunicoli che si dipartono in senso opposto (Foto 8). Quello di destra non è altro che un anfratto roccioso, largo da 0,6 m a 0,7m e alto mediamente 0,8 m e avente uno sviluppo di 4 m circa. Proseguendo nell'altra direzione, dopo aver oltrepassato un passaggio stretto, ci si trova dinanzi ad un ambiente lungo 4 m, largo 1,6 m e alto abbastanza per stare in posizione eretta. Il piano di calpestio è costituito da terriccio e pietrame; all'interno della saletta si avverte una modesta corrente d'aria che al momento dell'esplorazione ha fatto sperare in una prosecuzione. Purtroppo tale corrente ha indicato solo la presenza di piccoli ingressi non accessibili che si aprono lungo il versante.
[Foto.8 Grotticella del Gurgo IV (Pu 1342): in secondo piano i due
passaggi]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo V |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 32" N longitudine: 3° 49' 22" E |
Quota dell'ingresso: | 157 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 5 m |
Dislivello massimo: | +2,15 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
1° Rilevamento: | C. Fusilli (Gruppo Speleologico Dauno. Foggia). |
2° Rilevamento: | R. Caputi, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Situata sulla parete meridionale, a quota 157 m s.l.m., la cavità (Fig. 9) risulta difficilmente raggiungibile a causa di una fitta vegetazione e di una parete molto ripida; tuttavia la si può raggiungere dall'alto senza l'ausilio alcuno di imbraco e corda e con estrema cautela.
L'ingresso, alto circa 0,5 m e largo più di 1 m (Foto 9), immette in un unico ambiente che è lungo 5 m e termina con un camino che, innalzandosi per circa 2 m, si perde in impraticabili strettoie.
Nella parte iniziale della grotta sono stati osservati alcuni insetti, da mettere in relazione alla vicinanza della vegetazione esterna.
[Foto.9 Grotticella del Gurgo V (Pu 1228): in evidenza lo stretto
imbocco della cavità]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo VI |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 32" N longitudine: 3° 49' 22" E |
Quota dell'ingresso: | 156 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 12 m |
Dislivello massimo: | -0,2; +0,7 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
1° Rilevamento: | C. Fusilli (Gruppo Speleologico Dauno. Foggia). |
2° Rilevamento: | F. Ficco, D.Lorusso (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 9 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
A pochi metri dalla Grotticella del Gurgo V si apre la Grotticella del Gurgo VI (Fig.10).
Questa presenta un unico ambiente ipogeo caratterizzato da un ingresso articolato in due cunicoli bassi e stretti (Foto 10) che portano all'unica saletta presente, di forma sub-circolare, larga da 7 a 8 m e alta mediamente 1,2 m (Foto 11). La possibile via di prosecuzione è da ricercarsi nell'unica strettoia presente, le cui dimensioni molto ridotte non permettono il passaggio. Lo sviluppo planimetrico risulta di circa 12 m.
[Foto.10 Grotticella del Gurgo VI (Pu 1229): ingresso della cavità - Foto.11 Grotticella del Gurgo VI (Pu 1229): saletta terminale]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo VII |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 27" N longitudine: 3° 49' 28" E |
Quota dell'ingresso: | 155 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 9 m |
Dislivello massimo: | +0,5 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevatori: | R. Caputi, F. Ficco (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 2 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Questa grotta si apre sulla parete nord della struttura carsica, a circa 155 m s.l.m. (Fig.11). Sulla parete vi è una macchia molto fitta di rigogliose piante di ficodindia e solo aprendo un varco è possibile raggiungere l'ingresso. Questo, di modeste dimensioni (ca. 1 m, Foto 12), risulta difficilmente individuabile essendo nascosto, appunto, da queste piante e da un rigoglioso cespuglio di olivastro.
La grotta prima di essere visitata è stata disostruita. Infatti un consistente ammasso di terreno sciolto occultava parzialmente una strettoia che permette l'ingresso nella cavità. Dopo questa strettoia, ci si immette in un cunicolo lungo circa 4 m, percorribile solo carponi a causa dell'altezza molto ridotta (ca. 35 cm ) e alla fine del quale si giunge in un aggraziato ambiente dove si riesce a stare solo in ginocchio. Quest'ultimo è corredato da alcune forme di concrezionamento, in particolare piccole stalattiti. Lo sviluppo planimetrico dell'intera cavità è di circa 9 m.
[Foto.12 Grotticella del Gurgo VII (Pu 1345): l'imbocco]
Denominazione della cavità: | Grotticella del Gurgo VIII |
Comune: | Andria |
Provincia: | Bari |
Località: | Pulo di Gurgo |
Carta: | I.G.M. 1:25.000 F° 176 I S.O. "Andria" |
Coordinate geografiche: | latitudine: 41° 12' 27" N longitudine: 3° 49' 28" E |
Quota dell'ingresso: | 155 m s. l. m. |
Sviluppo planimetrico: | 6 m |
Dislivello massimo: | +0,2 m |
Terreno geologico: | Calcare di Bari (Cretaceo) |
Rilevatori: | R. Caputi, F. Ficco (Gruppo Speleologico Ruvese). |
Data del rilievo: | 2 febbraio 1992 |
Strumenti usati: | Bussola e clinometro Suunto, doppio decametro, altimetro Barigo. |
Proseguendo sullo stesso sentiero che porta alla Grotticella del Gurgo VII, a pochi metri da questa e dopo aver aggirato uno sperone roccioso, si trova la Grotticella del Gurgo VIII (Fig. 12, Foto 13).
Questa si sviluppa più o meno allo stesso livello della cavità precedente e sebbene presenti un imbocco vistoso, il suo sviluppo planimetrico è quasi ai limiti dei valori di rilevabilità. Anche qui è stata necessaria un'opera di disostruzione e quindi di rimozione di terreno e ciottoli, che ha permesso di allargare l'ingresso e la prima parte della grotta. La cavità si compone di un primo ambiente praticabile solo a ginocchia flesse e di una prosecuzione stretta e inaccessibile.
[Foto.13 Grotticella del Gurgo VIII (Pu 1346): l'ingresso]
n. | Numero catastale | Denominazione della grotta | Sviluppo planimetrico |
---|---|---|---|
1 | Pu 1231 | Grotticella del Gurgo | 34 m |
2 | Pu 1232 | Grotta della Madonna di Trimoggia | 23 m |
3 | Pu 1329 | Grotticella del Gurgo VI | 12 m |
4 | Pu 1342 | Grotticella del Gurgo IV | 9 m |
5 | Pu 1345 | Grotticella del Gurgo VII | 9 m |
6 | Pu 1341 | Grotticella del Gurgo III | 8 m |
7 | Pu 1340 | Grotticella del Gurgo II | 7 m |
8 | Pu 1346 | Grotticella del Gurgo VIII | 6 m |
9 | Pu 1328 | Grotticella del Gurgo V | 5 m |
Gli autori desiderano ringraziare tutti i soci del Gruppo Speleologico Ruvese, che con la loro collaborazione hanno contribuito allo svolgimento di questo lavoro, in particolare: Cantatore Barbara, Cecalupo Giuseppe, De Leo Silvio, De Palo Enrico, Ficco Francesco, Iurilli Gaetano, Moretti Michele, Pellegrini Antonio, Ribatti Mauro, Spontino Domenico, Summo Lucia.
Inoltre un grazie particolare è rivolto al sig. Paolo Giuliani del Gruppo Speleologico Dauno di Foggia, che ha messo a disposizione i dati catastali in suo possesso. Infine si ringrazia Nicola Montepulciano per la richiesta di collaborazione.
[La foto 7 è di Gaetano Iurilli, le altre sono di Lucia Summo.]