dell’Ing. Riccardo Ruotolo
Nel dopoguerra, lo stemma varia ancora perché scompare il fascio littorio. Lo scudo è soltanto sannitico deformato nella parte inferiore, come quello dell’anno 1951 (foto S 62) e contiene solo il leone lampassato con in testa la coroncina ducale e fra gli artigli il ramo di quercia. Al di sopra dello scudo c’è la corona propria del Comune.
[S62. ASCA: Stemma di Andria degli anni Cinquanta]
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Nel periodo 1954 – 1962 i cambiamenti dello stemma di Andria avvengono quasi annualmente per ciò che riguarda la corona che sormonta lo scudo: corona di Città e corona di Comune (foto S 63 – S 64 – S 65).
[S63, S64 e S65. ASCA: Stemmi di Andria degli anni Cinquanta. è evidente la confusione tra corona di Comune e corona di Città.]
È evidente che l’Amministrazione Comunale non ha avuto le idee chiare circa il titolo di cui Andria poteva fregiarsi: una volta è Comune, un’altra volta è Città. In tutti questi stemmi lo scudo è del tipo sannitico, deformato in basso. La diversità della corona in questo periodo può anche addebitarsi ad una mancanza di coordinamento tra i vari uffici comunali, in una mancanza di controllo e in una mancanza di idee chiare sull’araldica.
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[S66 e S67. ASCA: Stemmi di Andria degli anni Settanta. Continua la confusione tra titolo di Comune e quello di Città.]
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Prima di prendere in esame lo stemma ed il logo che attualmente utilizza la Città di Andria, mi piace segnalare altri tre stemmi: sono quelli che si trovano in ambienti comunali e sono visti ogni giorno dai cittadini.
Il primo è lo stemma scolpito in legno che trovasi nella Sala Consiliare al centro della struttura lignea subito a ridosso dei seggi del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale e del Segretario comunale (foto S 69). È uno stemma come quello voluto dal podestà Cafaro, sagomato a testa di cavallo a nove punte, simile al bozzetto della foto S 56, con il leone rampante che afferra con gli artigli un ramo di quercia e che ha sulla testa una corona stilizzata. Lo stemma è sormontato, però, da una corona a quattro torri di cui tre visibili, che non è né corona di Comune né corona di Città: è evidente che lo scultore (che si firma A. F.) ne ha dato una sua personale interpretazione, al di fuori di ogni schema araldico consolidato. Comunque, è pur sempre uno stemma armonico nelle sue forme.
[S69: Sala consiliare del Comune di Andria.
Stemma ligneo con scudo tradizionale antico e corona ibrida]
Gli altri due stemmi (foto S 70) e (foto S 71) si trovano nella palazzina degli uffici comunali di Piazza Trieste e Trento e sono stemmi dipinti ad olio.
[S70 e S71: Palazzo degli Uffici Comunali. Stemma nel Comando della Polizia Municipale e stemma negli Uffici del settore Lavori pubblici.]
Il primo è collocato al secondo piano, nella sede del Comando della Polizia Municipale ed è stato disegnato nel 2001 dalla ex vigilessa del Comune di Andria Martha Lian, di origini colombiane. Lo scudo è del tipo sannitico, però ha gli angoli inferiori molto arrotondati perché è grande il raggio di curvatura; il leone è rampante, ha fra gli artigli il ramo di quercia, è lampassato al rosso ed ha sulla testa una corposa corona ducale. Lo scudo è dipinto di azzurro ed è sormontato da una corona di quelle proprie dei Comuni formata da tre cerchi di cui l’ultimo con nove merli visibili. Un nastro con la scritta “Polizia Municipale” avvolge lo scudo dal basso e sotto di esso è stato dipinto il Castel del Monte con il motto “Andria Fidelis”. È questa una licenza della disegnatrice.
L’altro stemma, sempre dell’anno 2001, si trova al terzo piano della palazzina degli uffici di Piazza Trieste e Trento dove ha sede il settore Lavori Pubblici dell’Ufficio tecnico Comunale ed è stato disegnato dalla signora Ricarda Guantario attualmente in forza al Settore Istruzione – Cultura – Sport e Turismo del Comune di Andria. Lo stemma sembra dipinto su una pergamena, è colorato d’azzurro come da tradizione, ha il leone rampante lampassato di rosso con la corona ducale in testa e fra gli artigli il ramo di quercia. La corona di Comune che sovrasta lo scudo è quella classica, però, invece che la dicitura Comune di Andria si legge Città di Andria, e questo, è una incongruenza. Al di sotto dello scudo la pergamena porta l’indicazione “Ufficio tecnico – Settore Lavori pubblici”, mentre al di sotto della pergamena è dipinto uno scorcio prospettico della Città di Andria molto bello, con la Chiesa Cattedrale e Piazza Catuma in primo piano.
[da “Lo Stemma di Andria - ricerche”, di R. Ruotolo, tip. Pubblicom, Andria, 2012, pp. 57-59]