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Lo stemma di Andria proposto

Lo Stemma di Andria

Ricerche

dell’Ing. Riccardo Ruotolo


Capitolo Sesto

Lo stemma di Andria attualmente in uso (da S72 ad S76)

Alla fine del secolo scorso l’Amministrazione Caldarone, nell’intento di dare identità visiva a tutti gli atti del Comune, dette incarico all’Agenzia di studi e pubblicità “ARTEFATTI Ad&P” S.n.c. di approntare uno studio completo “sull’identità visiva del Comune di Andria”. L’ARTEFATTI Ad&P preparò un dossier contenente lo stemma stilizzato (foto S 72), il logotipo “Comune di Andria” e il family feeling (lo schema di linee che ha funzione aggregante), oltre agli schemi della modulistica, della segnaletica istituzionale interna, delle pubblicazioni e della pubblicità esterna.

Stemma di Andria del Comune adottati all'inizio del XXI secolo     Marchio del Comune di Andria adottati all'inizio del XXI secolo
[S72 e S73. ACA: Stemma di Andria e marchio del Comune adottati all'inizio del XXI secolo, con corona di Città, pur essendo ancora comune, tutt'ora in uso.]

Il marchio del Comune di Andria, contenente lo stemma, il logotipo “Comune di Andria” e il family feeling, è quello raffigurato nella foto S 73. Secondo le indicazioni dell’Agenzia “ARTEFATTI Ad&P” S.n.c., lo stemma può essere riprodotto a due colori (argento, amaranto) su fondo bianco o su fondi di colore chiaro, oppure a tre colori (argento, amaranto, oro) su fondo bianco o su fondi di colore chiaro, oppure a un colore (nero o amaranto) su fondo bianco o su fondi di colore chiaro. Il carattere scelto per rappresentare il marchio “Comune di Andria” è l’FF Scala Caps progettato da Martin Major nel 1990, come si legge nel dossier di cui si è detto prima; il family feeling è l’elemento organizzatore sia dello stemma sia del logotipo “Comune di Andria”.

La Società ARTEFATTI, forse per una mancanza di conoscenza dell’araldica, nell’eseguire il disegno dello stemma fa riferimento alla corona di Città e non a quella di Comune come era Andria e poi scrive Comune di Andria: la confusione sull’argomento è totale.

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Da diversi anni e fino al 30 settembre 2010, pur essendo Andria ancora ufficialmente un Comune, su manifesti e documenti ufficiali veniva riprodotto lo stemma a colori della foto S 74, che è uno stemma di Città. Lo scudo è sannitico, anche se le arrotondature di base non sono proprio regolamentari; il leone rampante è lampassato al rosso ed ha la grinta giusta, la coroncina che ha in testa è del tipo ducale ed il ramo è certamente di quercia perché riconoscibile dalle foglie. Lo scudo è d’azzurro e il segno distintivo che lo classifica come stemma di Città è la corona che lo sormonta, che è quella che l’Araldica assegna alla Città. Questa raffigurazione dello stemma di Andria è riportata nella “Heraldry of the World”.

Stemma di Andria con corona di Città, da diverso tempo utilizzato
[S74. ACA: Stemma di Andria con corona di Città, da diverso tempo utilizzato,
somigliante al bozzetto del 1930 della Consulta Araldica.]

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Oggi la raffigurazione dello stemma della foto S 74 può essere accettata, considerato che Andria ha ottenuto il titolo di Città con il Decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, firmato in Roma il 30 settembre 2010 (foto S 75) e consegnato dal Prefetto di Bari dott. Carlo Schilardi al Sindaco di Andria avv. Nicola Giorgino il giorno 19 novembre 2010 (foto S 76) nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi nella sala consiliare del Comune di Andria alla presenza del Ministro Salvatore Fitto.

Decreto del Presidente della Repubblica di concessione del titolo di Città di Andria     lettera di consegna del decreto del Presidente della Repubblica
[S75 e S76. ACA: Decreto del Presidente della Repubblica di concessione del titolo di Città di Andria e relativa lettera di consegna.]

Il Decreto così recita:

Il Presidente della Repubblica

VISTA la deliberazione n. 58 del 30 marzo 2007, con la quale la Giunta Comunale di Andria ha chiesto la concessione del titolo di città;
VISTA la documentazione prodotta a corredo;
VISTO il parere favorevole espresso dal prefetto di Bari in data 25 maggio 2010;
VISTO l’art. 18 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267 e ritenuto che sussistano le condizioni ivi previste;
SULLA proposta del Ministro dell’interno, la cui relazione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

DECRETA

Si concede al Comune di Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani, il titolo di città.

ROMA, Addì 30 SET. 2010

Giorgio Napolitano

Ai sensi dell’articolo 32 dell’ “Ordinamento dello stato nobiliare italiano” del 7 giugno 1943, il titolo di “Città” può essere concesso ai Comuni “insigni per ricordi e monumenti storici o per attuale importanza, purché abbiano provveduto lodevolmente a tutti i pubblici servizi e in particolar modo alla pubblica assistenza”. Il Comune di Andria, nella sua relazione inviata alla Presidenza del Consiglio, aveva abbondantemente dimostrato l’importanza della storia di Andria, la pregevolezza dei suoi monumenti storici (anche se pochi), e di aver sempre provveduto in modo lodevole all’approntamento dei pubblici servizi e dell’assistenza.

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Pertanto, dalla data del 19 novembre 2010 lo stemma ufficiale di Andria deve avere la corona propria di Città, ponendo fine alla confusa alternanza tra corona di Città e corona di Comune che c’è stata nel tempo, per quanto documentato con questa ricerca.

La normativa araldica è chiara e precisa:

- La corona del Comune (Art. 97 del R.D. 7 giugno 1943, n. 652) “è formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili) con due cordonature a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, ed il tutto d’argento e murato di nero”.

- La corona di Città (Art. 96 del R.D. 7 giugno 1943, n. 652) “è turrita formata da un cerchio d’oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonature a muro sui margini, sostenente otto torri (di cui cinque visibili) riunite da cortine di muro, il tutto d’oro e murato di nero”.

L’Art. 5 dello stesso R.D. n. 652 afferma che: “Gli stemmi e i gonfaloni storici delle Province e dei Comuni non possono essere modificati”.

Lo scudo attualmente molto in uso e adottato dalla grande maggioranza dei Comuni, delle Città, delle Province e delle Regioni, oltre che delle famiglie, è chiamato “italiano – francese” o “sannitico”; però, difficilmente sono rispettate le dimensioni canoniche, come dettate dall’Araldica (16). Così è stato anche per Andria il cui scudo generalmente ha gli angoli inferiori molto arrotondati perché realizzati con un raggio di curvatura grande e, quindi, difforme dalle regole.

[da “Lo Stemma di Andria - ricerche”, di R. Ruotolo, tip. Pubblicom, Andria, 2012, pp. 60-62]


NOTE

(16) Lo scudo sannitico moderno è formato da un rettangolo di sette moduli di larghezza e nove moduli di altezza, con gli angoli di base arrotondati con un quarto di cerchio avente il raggio di mezzo modulo e con una punta al centro del lato di base realizzata con quarti di cerchio di raggio sempre di mezzo modulo.