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[manoscritto - foglio 35, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]






a. In lib.o col=
ction in
Archivio

Infantes ad hunc Fontem, vel ad Fontem Cathedralis ex antiqua cõsuetudine
et sine ulla prorsus differentia deferre, sicut inter istas ecclesias communis
est animarum cura, et sacramentorum administratio. De susceptis ab
eodem Fonte baptismali fit liber, in quo adnotantur baptizatorum, parē=
tum
, compatrum, et baptizantium nomina. a.
   Questo Vescovo pacifico per sua natura non poco si attristava in scorge=
re tanta scissura nel suo clero, e tanti litiggi fra li due capitoli, che da dì in
dì vieppiu andavano crescendo. Feriva gravemēte gli occhi de' Preti
della Cattedrale quell'arma indorata, con quella non gradita, anzi odio=
sa scrizione registrata al suo piede, e quindi originavasi quell'odio, e quel
tratto incivile, che pratticavasi fra essi con li Preti di S. Nicola, non chia=
mandoli, o invitandoli piu a seder seco nel coro delle altre chiese, quallo=
ra ivi si portavano processionalm.e, come all'antico solito: giacchè nel co=
ro della Cattedrale più non avevano luogo da quando essi si ergerono il
proprio scanno per decreto della S.C.; Non Di piu volevano che li detti colleg=
          dovessero toglier via dal loro scanno l'arma, e la scrizione che a piè
giali fossero ammessi  all'onore di condurre le aste del Pallio nel dì del Cor=
di quella stava dipinta, e composta in una forma poco decorosa per essa
pus Dõni unitam.e con essi portandosi il Venerabile in processione per
Cattedrale, e troppo onorevole per il Colleggio.
la Città, come per il passato immemorabilm.e era stato in costume
. E per
ultimo pretendevano, che li otto Preti soliti a condursi nella Cattedra=
le nel Giovedì Santo, quall'ora mancasse il Vescovo, communicati si
fossero per mano del celebrante, dopo l'ultimo cherico di essa Cattedrale.
A tutte queste pretenzioni il Capitolo di S. Nicola si opponeva, e niente
cedere intendeva di ciò, ch'era in possesso. A tanti disturbi desideroso il
Vescovo di metter calma, s'intermette con amor paterno, e li riesce di ri=
durli in un fermo concordato, volentierm.e ammesso da ambedue
le parti, e confirmollo con suo decreto nel dì 26 Aplē 1609. Lo stromē=
to
stà registrato in carta pergamena per il Notar Francesco Giacomo
Petusi in una formula assai prolissa, nel mezzo del quale si legge. E
perche verteva lite tra li capitolari della Cattedrale, e quelli di S. Nico=
la, compromettendosi a Monsig.r Franco Vescovo di Andria, deter=
minò in questa maniera. u.d. Accioche le persone del clero di que=
sta Città, quali noi amiamo di vero affetto, possano caminare con pace,
concordia, e buona volontà nella via del Sig.re, che tolto di mezzo ogni
ostacolo di dispare.re, e liti, continuino fra loro stessi, e con il prossimo la
dovuta, e cristiana amorevolezza solita, non avemo mancato per
noi stessi, e consultare con persone espertissime, e particolarm.e con tutti
li RR. Deputati sopra di ciò fatti dalli Capitoli della nostra Cattedrale
e Collegg.a di S. Nicola, le differenze che passano quà, tanto nel partico=
lare del communicare gli otto Preti di S. Nicola, absente, e presente
il Vescovo il Giovedì Santo nella d.a Cattedrale: quanto nel modo del
sedere nelle due collegg.e, ed in ogni altra Chiesa nelli giorni della SS.a
Nunziata, di S. Marco, delle Rogazioni, ed ogn'altro, che il capitolo, e
capitolari di d.a Catted.lē sogliono processionalm.e andare in alcuna di
quelle con il capitolo, e capitolari di S. Nicola. Come ancora dell'arma po=
sta nel Bancone, che tiene d.a Collegg.a in essa Cattedrale. Dopo discusso
il tutto: Noi Antonio Franco, per la grazia di Dio, e della S. Sede Apo=
stolica, Vescovo di questa città, Giodice Arbitro Arbitratore, e compro=
missario d'ambedue le parti a decidere, terminare, e diffinire le su
dette differ