ginta octo,
ut illæ quæ supersunt portiones dividi possint tribus prædictis cura=
tis: sic etiam ducendo viginti quinque participantes colleg
æ
ad vigintiquatuor,
portio.quæ superest duobus reliquis distribui; Quæ divisiones solitis
participa=
tionibus additæ explebunt cuique curatorum centum aureos, quibus commo=
de ipsi vivere possent. Anno 1633. Tal era il sentimento di questo
Vescovo
intorno allo stato di queste due chiese, e rappresentatosi dal
Segretario agli emi=
nentiss
i, che componevano la Sacra
Congr.e
del Concilio, questi stimarono doversi
rispondere a tal Relaz.
e
capo per capo, e con sue lettere in tal modo si spiegano.
Circa differentias inter Capitulum huius
Cathed.is episcopus
authoritate S.C. per
modum provisionis, et sine præiudicio jurium ambarum partium deputet
Quinque Vicarios idoneos, qui in eadem civitate, intra tamen certos
fines ab eo=
dem episcopo, ed præscriptum cap.
s 13. Se.
va 24 de
Retorm.
ne, uniquique ex eis de=
signandos, qui curam animarum, et ecclesiastica diligenter administrent
sacramē=
ta: assignata singulis eorum congrua mercede, quæ in certis quinquaginta
cum
incertis, centum scutorum non sit minor. Die 24 Januar 1634.
# Ricevuto il pred.
o
ordine dalla S.C. del Conc.
o il Vescovo non trascurò
intimarlo ad ambedue li cleri,
e cominciare a prendere la risoluz.
e dell'osservanza in
destinare li cinque Vicarj
per impiegarli alla cura dell'anime, e situarli in quelle chiese piu
proprie per
tall'opra, sicche lascia all'elezion de' predetti capitoli la scielta di
essi con matu=
ra riflessione, e da presentarli a lui per darli l'approvaz.
e,
e metterli in esercizio.
Quindi è, che noi trovamo registrata nel libro delle conclusioni
capitolari la pre=
sente risoluz.
e = A dì 17 agosto 1634 Giovedì con licenza del
Sig.
r Vicario = Congrega=
to Capitolo dentro la sagrestia di S. Nicola, presenti le infra scritte
Dignità, e Sa=
cerdoti, il Rdō Prevosto Vitagliano = il Rdō Cantore Tupputi=
D. Donato de Merot=
tis, cum aliis sexdecim &. Quali RR. fanno la maggior parte del Capitolo
& = R.R.
Sig.
ri Monsignor Illuss.
mo
Franceschino volendo dare esecuz.
e alla provista usci=
ta dalla Sac Congreg.
e del Concilio intorno al modo di vivere
circa la cura delle
anime, ha risoluto d
o Illuss
o
per quanto tocca all'autorità sua, ed in virtù di d
o
ordine provedere questa Città di cinque Vicarj, senza nessuno
emolumento,
non volendo in questa provista apportare pregiudizio alcuno quanto al
mo=
do di vivere antico di questo Rdō Capitolo intorno
all'amministrazione de' Sa=
gramenti, e cura, la quale ha spettato, e spetta al mede
mo
Capitolo. Bene vero
delli cinque prenominati Parochi, ne devono essere due di questo Rdō
Capitolo.
L'offizio delli quali Parochi, e sostituti solo sara d'invigilare sopra
gl'Infermi,
accio abbino li sagramenti necessarj a tempo debbito, ed aiutino al bene
mori=
re, ed ogn'altra cosa necessaria alla salute dell'anime: però se li
propone &
che voglino fare elezione di due Preti atti, coll'aggiunta di due
sostituti, amovi=
bili tutti ad arbitrio del Capitolo= Qual Proposta intesa, furono eletti
li RR. DD.
Francesco Vittorio Accetta, e Leonardo Sgarra per Vicarj, e Parochi in
capite:
e per sostituti li RR. DD. Francesco Girolamo Campanile, e Francesco
Angotta =
et ita conclusum = D. Riccardo de Benedetto Cancellario. Nel medesimo
giorno di
tale elezione, fu presentata al Vescovo la risoluzion del Capitolo, ed
egli nel dì ap=
presso formò le lettere patentali per li predetti Vicarj, delle quali
una se ne rin=
viene conservatata nell'Archivio di esso Collegio, del tenore seguente =
F Felix
Francischinus Episcopus Andrien = Tibi Rd
o Dnō Leonardo Sgarra Sacerdoti
Collg.
æ eccl.æ S. Nicolai Trimodien huius Civitatis &.
Dovendo Noi usare ogni di=
ligenza per la cura delle anime di questa Citta a Noi commessa, e per
eseguire
la lettera