presso un'
accreditato mercadante. Fra tali preparativi, fu stimato con=
venevole dovere pratticare un'uffizio di rispetto con
l'Eccell.
ss Sig.
r Duca,
cercandolo del suo gradimento, e consenzo in tall'opra; quindi furon
spediti due Deputati in Napoli al
medes.o, presso del quale si
rinvennero
due novelli Canonici della Cattedrale, mandati da questa per opporsi al=
la petizione de' Preti di S. Nicola, mal soffrendo, che il Colleggio
vestir doves=
se una divisa consimile, con picciola
distinz.e, come gia erasi
convenuto
col Prodatario. Dietro a' Deputati del
Collegg.o
immantanēte tennero il
lor
cammino due altri Deputati da' Preti della SS.
a Nunziata, per interporre
il
pred.o Sig.
r
Duca ad un'accordo di
transaz.e fra essi,
ed il
Collegg.o di S. Nicola
sulla vertenza del cadavere depositato nella chiesa di S. Maria Mater
Gratiæ,
a tenor di quanto innanzi si narrò, dopo due decreti contrarj, e su d'un
'altra contro=
versia fra li predetti due cleri, d'una fabrica, che quello di S. Nicola
erger voleva in
un suo fondo, e che recata avrebbe non picciol discapito alli Preti
dell'Annunzia=
ta. Il
pred.o
Sig.
r Duca vedendosi
pressato dalla concorrenza di tutti questi, ben li
riuscì concordare li preti di S. Nicola, e dell'Annunziata, riducendoli
ad una transa=
zione pacifica, con cui quei dell'Annunziata rinunziarono ad ulterior
pretenzione
del cadavere, lasciandolo in libertà di quelli di S. Nicola, e questi
cedevano alle loro
ragioni, e non piu tentare di ergere il designato edifizio dell'osteria,
e per validità
del contratto se ne formò un publico stromento. E riguardo alla
controversia de'
nuovi Canonici col
Collegg.o,
promise a questo il suo favore, ma rimase occupato da
quelli in segreto. E dato termine a tal scena, tutti furon di ritorno in
Andria nella
fine dell'anno 1746.
Ristava ora da mettersi in prattica il convenuto fra li due Cleri di S.
Nicola, ed
Annũ=
ziata, e restituirsi il cadavere depositato alla sepoltura di S. Nicola.
Ed in fatti nel dì
5
Genn.o del nuovo anno 1747 si venne all'atto del trasporto, essendosi
condotto il
Capitolo di S. Nicola nella forma propria dalla sua chiesa a quella di
S. Maria
Mater Gratiæ, dove, previo un'ordine della Curia al Sig.
r Canonico D.
Pietro
Scarcelli amministratore di questa Chiesa, e consegnatario del cadavere,
con=
signollo al Colleggio, con sollenne atto di publico Reggio Notaio, e con
attestato
del medesimo Canonico, e de' publici Becchini, d'esser quello il
pred.o cadavere,
loro consignato, e da loro deposto in quel medesimo sepolcro, donde a
veduta
di tutti lo estrassero: e composto
quest'atto,
processionalm.e si trasferì alla Chiesa
di S. Nicola, e seppellito venne in un de' suoi tumuli. Lungo e curioso
sarebbe
il minuto racconto di quanto avvenne per questa nuova
tumulaz.e in quei
due giorni. Si lascia per non perder tempo nelle inezie: e si legga
l'atto publico &.
Bisogna ora ripetere un principio piu interessante, e piu serio, cagione
di nuovi
disturbi fra le due Chiese Cattedrale, e
Collegg.a
di S. Nicola, che le gittò in un'impe=
gno di gravissimi dispendj.
L'erezione della Canonia e la chimerica insusistēte
mutaz.e di stato
opinata
da' Preti della Cattedrale innalzò l'animo, e la mente di questi a tali
idee, che stima=
vano aver fatto acquisto d'un posto sublime, a cui niun'altro aspirar
dovesse: e viep=
piu si confermarono in tale opinione dacche circa il mese di marzo del
corrente anno
pervenne notizia, che il Datario in Roma non era in voto di accordare
alla
Col=
legg.a di S. Nicola la consimile divisa canonicale, che cercava.
Tal'avviso , po=
se il
Collegg.o
in una seria riflessione, e considerando, che dovendo dispendiar=
si d'una considerevole somma, era nel cimento di rimaner deluso, e di
far sol=
tanto un'acquisto d'un decoro vano, e d'una canonia ventosa, dacche
manca
va il sodo, e