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di S. Nicola,
giusta l'antica costumanza, rappresentar si doveva,
e somministrare al Popolo la predicazion vangelica, ed essendosi
condotto l'oratore al Vescovo per la
benediz.e, questo ne la negò,
sotto il pretesto d'aver la Chiesa per interdetta. Del medesimo teno=
re si mostrò restio a condederla all'oratore, scielto per rappresenta=
re li due Paneggirici nella sollennità delle quarantore dell'ultimo,
e primo dì dell'anno; ed in fine con maggiore
ostinaz.e a dare un
simile permesso al Predicator quaresimale dell'anno 1756; ma se
ben tali rappresentanze di prediche furono tralasciate, non si om=
metteva dal clero del Colleggio la frequenza, e
continuaz.e de' divi=
ni Uffizj, e l'
amministraz.e de' Sagramenti con maggior sollennita,
pompa, e decoro, si che la chiesa vedevasi tutto dì frequentata da nu=
meroso popolo, persuaso, che l'Interdetto era nullo, e sostenuto soltan=
to da irraggionevoli punti, dichiarato tale dalla
sentẽza metrolopi=
tana. Questa condotta del
Collegg.o accendeva
vieppiu l'animo del
Prelato, e l'indignazione del Capitolo della Cattedrale, ch'era il
fomẽ=
tatore di tante, e si fatte turbolenze, in modo che dal Vescovo fu riso=
luto di spedire da Andria in Napoli il suo Vicario, per rappresentare al
Delegato della Real
Giurisdiz.e la protervia, dissubbidienza, e
disprezzo
che si commetteva da' Preti di S. Nicola contro la sua Dignità, e carat=
tere Vescovile. Il
pred.o
Vicario adempì la sua commissione, e quando
sperava riportarne favorevole incontro, e vantaggio, ne riceve un di=
sgustoso rimprovero dal
pred.o
Delegato, dichiarandolo ignaro delle leg=
gi canoniche, ed ingiusto estimatore delle ecclesiastiche censure,
dacche
pratticate le aveva in cause di niun momento; quindi, li fu soggiunto,
che per l'appresso addivenisse piu cauto in metter mano a tali armi,
da pratticarsi in occorrenze di gravissimo affare, e di urgenze estreme,
[
*]
Ecco il rescritto, che mal suo grado ne riportò; e non sperando di fare
al=
tro profitto, sollecito partì da Napoli nel dì 23 maggio 1756 per ripa=
triarsi. Era egli in via, ed in Andria, vivendosi da ognuno in una
curio=
sa aspettativa dell'esito, avvenne, che ricorrendo il
p.o dì delle
Rogazio=
ni, in cui, giusta il consueto rito, e costume, dovendosi condurre
pro=
cessionalm.e tutto il Clero Regolare, e Secolare a far stazione, e
cantar
la messa conventuale nella
Collegg.a di S. Nicola, ognun stimava, che
mentre
qui si fosse diretta, ma si stava in camino, e giuntosi ad un bivio, il
capo
sinistro del quale conduceva alla chiesa dell'Annunziata, si osservò,
che
la processione diretta fu a questa Chiesa da chi regolava il cammino, e
nõ
gia a S. Nicola, ove si andava per il capo destro, dicendosi, che ivi
condur=
re non dovevasi per caggion dell'Interdetto. Il Colleggio di S. Nicola
accor=
tosi di tal novita, e stratagemma, senza darne il menomo indizio, o
farne
risentimento, distaccandosi dal corpo della processione, si volta al
capo
destro, e drizza il suo cammino verso la sua chiesa, dove, col canto
delle
litane, giunto, celebrò la messa, e terminò il Rito. Quanto speziosa
fu una
tale risoluzione, e commendata da tutti li sennati, e raggionevoli uomi=
ni, altrettanto dispettosa riuscì a'
Rdi Canonici, fabri di tanto
sconcerto.
Questa