Al di là di ogni umano sentire
inquieta anima mia
l’impalpabile che secreto affiora
cerca
sedimenti delle ardite primavere avite
sfoglia falda a falda tra i geni
meta l’arce del pensare e vivere.
Al di là di ogni sviante aderenza
appressati dove i sensi forzano i tuoi passi
dalle invisibili orme
impresse in ogni vico
della tua cara Andria, in templi e dimore,
e
rileva
con l’occhio destro dalle emozioni
gli intenti di mestieri e detti rimestati
le spemi di preci biascicate.
Al di là di ogni vana parola
nelle nenianti nebbie
di vecchie conte immergiti
celate tra i veli del disuso e dell’oblio
nelle aure rarefatte del ricordo scemo
ispira dai riti e dall’arte
le sapidità dei tratti e delle forme
e ascolta.
Sabino Di Tommaso
da “I pensieri del Folletto ” sdt