[ “Idillio” in sestine incatenate ]
Soffuso l’albore avanza da oriente
fugando per gradi i grigi residui
e tinge l’aurora del roseo più ardente
i viridi olivi e gli arbusti decidui.
Fuor dall’ovile coi veltri i pastori
menano il gregge solerti ed assidui,
si affrettano ai campi gli agricoltori
per dissodare col vomere il suolo
e le accorte massaie in sobri decori
sen vanno alla fonte in testa l’orciuolo;
tutto il contado all’opere torna
ai diurni mestieri negozi e ruolo.
Quand’ecco a un annuncio ognun si frastorna,
lascia il lavoro intrapreso con zelo,
s’avvia alla meta dai lumi adorna
della gran stella apparsa nel cielo.
Risalgono l’erta china spediti
scansando la brina del primo gelo,
e giunti allo stabbio ristanno basiti
poi che nell’antro tra un asino e un bove
li accoglie un vagito e i visi sfiniti
dei due genitori; ciò li commuove
e senza indugio apprestano doni,
di un mite sentire eminenti prove.
Sparsa la voce da tutti i cantoni
della contrada pervengono offerte
d’ogni natura; chi porta capponi,
chi pensa al freddo e reca coperte
lenzuola e panni, chi povero in canna
sol volge un sorriso a braccia aperte.
Or tutto Maria accoglie qual manna,
Giuseppe ringrazia chinando il capo,
vagisce di gioia il Bimbo e si annanna
le labbra ridenti e di bontà pago
gli angeli invita al Gloria cantare
e pace effonde per l’immenso amare.
Ricorrendo il Natale del Signore, 25 dicembre del 2022.
Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt
[Natività (part.), di Francesco Robortelli – Basilica “dei Miracoli”, Andria]
Nota
[1]
In un idilliaco paesaggio di pura invenzione, verdicante e rigoglioso,
la tela su riprodotta evidenzia la favola pastorale immaginata da Francesco Robortelli intorno alla Natività di Gesù;
quadro da lui dipinto a metà Settecento e attualmente esposto con altri sette nella Sala Capitolare dell’ex Convento benedettino adiacente alla Chiesa della Madonna dei Miracoli.
Tale tela arcadica, da me più volte ammirata presso la nostra basilica, è stata l’ispirazione per questo idillio in sestine incatenate.