Voluttà di San Valentino

Contenuto

[sul ritmo di una ode telesillèa]

Voluttà di San Valentino

È san Valentino e Amore,
ablatore
di angosce nel cuor patite
desiando esclusivi intenti,
irruenti
t’induce a carezze ambite.

Avvampi tu allor di ardore
delatore
di un’ima tensione urgente
su ogni tua fibra in spasmo:
l’entusiasmo
ti invade irto e furente.

Ma Psiche rimira ansiosa
la tua sposa,
con guardo ch’è condiviso;
la sfiori con lievi dita
e infinita
letizia t’irradia il viso.

Più dolce sempre è l’amore
sognatore
che irrompe negli occhi ardenti
vi aspira pensieri rosa,
vi riposa,
dischiude le labbra aulenti

 

sfiziose parole e baci,
pervicaci,
sì che ogni dissenso annienta,
pel vero sentir che dona
e condiziona
Cupìdo alla gioia inventa.

La vita felice scorre
senza apporre
a ripicche rimedi audaci,
se ardore al sentir collima,
se son prima
la stima e l’Amor veraci.

Allora Voluttà[1] nasce
senz’ambasce,
piacere, da Psiche e Amore,
per l’Essere innamorato
ed appagato:
Bontà elargir col cuore.

Ricorrendo San Valentino, 14 febbraio 2022.

Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt

Alcune note chiarificatrici

[1] Nell’essere umano la Voluttà piena, (sento), si ingenera quando anima e sensi simultaneamente raggiungono l’estasi; al più alto grado accade nell’esercizio della reciproca solidarietà, pervasi dall’eminente Carità, la più inebriante espressione d’intesa tra Eros e Psiche.
Questi i sentimenti che hanno ispirato il presente divertimento in versi, con uno sguardo romantico e sorridente alla bella favola di Apuleio, uno ammirato all'eleganza del Canova, ed uno meditabondo sul nostro vivere familiare e sociale, con l’intento di sempre più aprirci ad orizzonti di Carità onde non soffocare nel ristretto cerchio del fisico piacere.