Balsamico odor di Natale
Il ramo di pino reciso
sulla brulla collina che sale al Castello
emana
dalla nuova ferita
un balsamico odor di Natale.
Le lucciole a mille
per il corso e nelle stinte viuzze
al mio e al tuo balcone tremolanti
rincorrono senza soluzione
le stelle incerte
tra le variopinte nubi a pecorelle
atmosfera gaia della festa di Natale.
Tradizionale
di carta il cielo e i pendii
un Presepe rischiara
il cantuccio dei miei giochi
or questo è il Gioco
l'atteso come non altri
che scalda i miei sentimenti
rasserena e rischiara
i nei che adombrano gli occhi
e svaniscon le beghe
le nostre di ieri
la mia mano avvicina la tua
per una stretta
che Natale conosce sincera.
Sentirmi fluire amicizia
per l'altro che incrocia il mio sguardo
prestargli il mio tempo prezioso
se emerge il bisogno comunque
donare me stesso felice
incrinare il suo broncio
vedere affiorare il sorriso
nel volto ormai non più teso
la gioia di avere un amico
ovunque riposo i miei occhi a Natale e sempre.
Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt