Fuori tempo
Indulgenti, con sottile nostalgia,
i tratti del tuo volto, cara,
mi palesano schietto il tuo sentire,
paion voler sommessamente dire:
— Ancor vivace è il tuo cuore
come un fringuello a maggio;
ei plana con fluttuante volo
tra gl'ispidi crateghi di rosette vestiti a nuovo
saltella trillando svelto
tra le callaie delle siepi fratte
e ai più d'una dorata radichiella becca
un flessile fuscello per il primaveril suo nido.
Sei d'indole allegra e confidente
ma non t'accorgi, che forse,
ormai,
sei fuori tempo? —
Amore mio,
tra il grigio delle ciglia
nel fondo scruta dei miei, ancor vispi,
occhi color nocciola
lumeggiati dall'emozione d'averti accanto
e leggerai
la determinazione di agganciare il tempo
all'idillica face dell'innamoramento
per eternare l'ineffabile gioia
di stordirmi a mirare il tuo bel viso,
cui le rughe degli anni non piegano il mio desio
e la fragranza del tuo fascino
ognor m'inebria come a ventanni
Non s'affievolisce il mio ardore
pur se scema dei sensi il primo impulso;
Afrodite Urania dappresso m'è sempre
lieve m'infonde melliflui versi d'amore
che qual affuocato tepido scirocco
scioglie in dolci pensieri e sublima
ogni incipiente latente disappunto:
celeste concento irrompe allora a ruota libera
da ogni angolo di vita, gorgheggia il cuore
e tutto culmina
col verbo loquace del silenzio.
Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt