Jàspide misterioso
Regal magione tra le Murge
superbo in cima al solatio acclivio
Castel del Monte emerge
jaspide incarnato e fulgido
rugiada di sole inattesa
che imperla il colle
e sinuose fragranze di regamo rosa
tra il vermiglio dei cardi in fiore
acremente aulenti in brezza leggiera
son reflui reverberi ai sensi tesi
dei rudi contrasti referti dal luogo
e dal maniero.
Premessa cui nulla consegue
appare a chi cerca perché tanto ardire
d'ingegno e calcoli;
per sé nato non per altri
paradigma raro del suo tempo e del suo sire
solitario rifrange cronici dialleli
e d’un sol sguardo attento ci s’accorge
che geometria ed astri ritmano l’arte
delle forme lo spazio e il suo racconto:
scrimoli e torri scandiscon le stagioni
con l’ombre sui selciati della corte
o dell’affaccio alla trifora regale.
Armonia laica e sacrale
ibrido sublime tuttora s’espande
dalle centine dai desnudi vani,
eco sommessa d’ardito ascolto
l’eccezional messaggio giace indistinto
tra le focagne e bifore rubenti,
e in quei dettagli disarmanti
in quei nulla densi d’arcano
s’occulta la vita e il destino
di Federico della sua prole,
ivi rinchiusa tristi prigioni,
del popol devoto d’Andria fedele.
Sabino Di Tommaso
da "I pensieri del Folletto" sdt