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RELAZIONE STORICA
SULL’IMMAGINE
INVENZIONE SANTUARIO E PRODIGII
DI
MARIA SS. DE’ MIRACOLI D’ANDRIA
operetta del P. Antonino M.a di Jorio, agostiniano
Stabilimento Tipografico del Dante, Napoli, 1853
Parte II. — Capo I.
d’Introduzione.
Il celebre Courcier nell’Aurea sua opera intitolata: Negotium sœculorum
(come appunto il S. Abate di Chiaravalle Bernardo appellava la nostra Immacolata
Regina e Madre Maria) raccoglie con somme cure i prodigii operati da Maria SS.
istessa dai primordii della Chiesa fino ai tempi suoi. Proseguendo l’argomento
con una fatica incomprensibile, passa da secolo in secolo e ne registra fino
a’ venti mila. Ma chi è che possa persuadersi avere Egli esaurita la materia?
Non essendosi tutto depositato ne’ tesori della storia, non potendosi raccogliere
tutti i libri che ne contengono, né tutte le opere potendosi leggere compiutamente,
ne siegue per un conseguente infallibile, che Egli non ne abbia trascritti che una minima parte.
Voler determinare i prodigii operati per Maria sarebbe altrettanta impresa ardua e sovrumana,
quanto lo sarebbe il volere determinare le stelle del Cielo sapendo per certo
dal lodato S. Dottore Bernardo che non discende grazia alcuna dal Cielo in terra,
se non passa per le mani di Maria, perchè Dio appunto ha voluto che tutto
noi ricevessimo per Lei. Se poi dalla Dottrina ci piacesse passare ad argomenti
di fatto diciamo: Non sono più di centomila le Città ed i Villaggi del Mondo Cristiano?
Certo che si. Or quale di questi non confessa essere ricolma delle beneficenze
di Maria? Se S. Bernardo, voleva un sol uomo il quale assicurasse non essere
stato giammai a parte delle grazie di Maria, per presentarlo a tutto il Mondo
come di tutti lo più sventurato, e per ismentire la Misericordia generosa
ed operante di questa tenerissima Madre. Quanto più portentoso sarebbe,
se una Città intera o un Villaggio testificasse non avere giammai sperimentati
gli effetti prodigiosi della protezione di Lei? Trovando col fatto che ogni popolo
ed ogni nazione fa plauso interminabile alla miracolosa pietà di Lei, confesseremo,
che indefiniti sono i prodigii da Lei operati dal principiar della Chiesa fino al presente.
Passando ora dal generale al particolare, non troveremo strana cosa ciò che dice
il P. de’ Franchi, il quale, scrivendo la Storia de’ prodigii operati per la
Sacra Immagine di Andria, trenta anni soltanto dopo la invenzione,
dopo di aver riferito oltre a cinque cento di essi, si protesta che non
ne riferiva se non la parte minore. Assumendo le parole dell’Evangelista
S. Giovanni, che dopo d’aver descritti alcuni prodigii del Salvatore conchiudeva,
che se tutto ciò che era stato operato di portentoso da Gesù Cristo avesse dovuto
scriversi, forse neppure tutto il Mondo sarebbe stato bastevole a contenerne
i volumi (12. 25.); Egli soggiunge, che se avesse voluto registrare
tutti i portenti dalla B. Vergine operati in Andria, per lo più sotto
de’ proprii occhi, non solo il suo intero volume, ma ne anche sei cento
altri simili, sarebbero stati sufficienti a contenerli.
Or se così parlava chi ne scriveva la storia dopo trent’anni e non più;
quale frase dovremo noi adoperare, imprendendo a darne l’idea dopo quasi tre secoli,
ovvero 277 anni continui? Abbandoniamo l’argomento alla pietà de’ fedeli
che leggeranno queste povere pagine, ed assicuriamo soltanto,
che noi altro non pretendiamo nel presente trattato, se non porgerne
un semplice saggio. Quindi, desumendone un numero da un catalogo
già una volta approvato dalla Curia Vescovile di Andria, e poscia
confermato da un breve del Sommo Pontefice Gregorio XIII. di S. M.
che ne commise di bel nuovo l’esame, diremo in appositi Capitoli:
I. i prodigii operati da Maria mediante l’olio di sua lampada;
II. i prodigii seguiti all’Invocazione della Madonna de’ Miracoli di Andria;
III. i prodigii avvenuti per le premure stesse della Vergine
a fine di onorare questa sua sacra Immagine;
IV. celebrità di questa Sacra Immagine in lontanissime regioni,
per la copia appunto dei portenti;
V. finalmente daremo con la stessa brevità un cenno sufficiente de’ Miracoli,
che tutto dì avvengono per intercessione della stessa Madre di Dio
nel Santuario Andriese.