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RELAZIONE STORICA
SULL’IMMAGINE
INVENZIONE SANTUARIO E PRODIGII
DI
MARIA SS. DE’ MIRACOLI D’ANDRIA
operetta del P. Antonino M.a di Jorio, agostiniano
Stabilimento Tipografico del Dante, Napoli, 1853
Parte III.
TRATTATO
Dommatico-Morale
sulle
MAGNIFICENZE DI MARIA SS.
Espresse nei simboli che sono nella Sacra Immagine di Andria.
L’Evangelista S. Giovanni, tra le tante cose ammirabili da lui vedute
ne’ sublimi suoi rapimenti in Patmos, e riferite nel suo Apocalissi,
una sopra tutte le altre ne appella: Prodigio Grande. Consisteva questo prodigio
in una Donna Augusta apparsa nell’alto de’ Cieli, dotata di bellezza squisita,
che portava per manto il Sole, poggiava coi piedi sopra la Luna, sul capo di Lei
scintillava una corona di dodici fulgidissime stelle (12. 1.). Ora, chi fosse
stata questa Donna eccelsa da potersi appellare Miracolo grande, pare rilevarsi
da per sè medesima, essere null’altra che l’amantissima nostra Madre Maria.
I Padri, e gli Espositori Sacri convengono tutti in questa verità,
e difficil cosa non è intenderne le loro ragioni.
Il Profeta Geremia parlando di Maria l’appellò: Miracolo nuovo:
Creavit Dominus novum super terram. Ma perchè nuovo? Perchè Dio non ne aveva,
nè ne avrebbe giammai prodotto il simile, per cui sarebbe in eterno restato
il Miracolo de’ Miracoli, come la chiamò il Damasceno; ovvero come la disse S. Epifanio:
L’Abisso di tutt’ i Miracoli, per averne in se raccolti i più stupendi e maravigliosi
che la mente umana avesse potuto apprendere giammai. Ed invero; l’essere
Ella figlia di Adamo e concetta senza il peccato di Adamo; l’essere creatura,
e Madre del Creatore; l’essere formata di carne ed anima umana e superare
gli Angeli nella purezza e nella santità; l’avere accolta nel seno quel Dio
che non abbraccia la vastità del Cielo, generato il proprio Padre, ed alimentato
Colui che nutre e sostiene le Creature tutte dell’universo; non sono in Lei
miracoli eccelsi sublimi ed incomprensibili, che la rendono un gran Miracolo
di magnificenza e di gloria? In ultimo, qual gran prodigio è in Lei l’essere
operatrice di prodigi innumerevoli, l’essere la sorgente della grazia per
la santificazione di tutte le genti, l’essere la Madre di tutt’i Giusti e ‘l
titolo delle più soavi speranze per tutt’i colpevoli? Si giustifica pertanto
a maraviglia ciò che asseriva il Martire S. Cipriano, che Maria è il complesso
di tutti i Miracoli operati e da operarsi da Dio, e tra questi lo più eccelso,
il sublimissimo ed ammirabile: Cumulus omnium miraculorum, quæ umquam
omnipotentia Divina edidit, aut in omnem æternitatem edet, maximumque,
augustissimum, et sacratissimum prodigium.
Dunque, Maria è un Miracolo grande per la grandezza delle doti e de’ privilegii
che l’adornano, e si appalesa tale, per la Luna che le forma sgabello,
pel Sole che la riveste di luce, e per le stelle che le fanno corona.
E se è così, l’Immagine di S. Maria de’ Miracoli di Andria, coronata di stelle,
e fiancheggiata dal Sole e dalla Luna, presenta in sè il maraviglioso apparato
di tutte le reali magnificenze che formano il corredo della Madre di Dio.
Per la qual cosa, può e deve considerarsi in realtà un prodigio grande dell’arte
e della pietà Cristiana, avendo Iddio voluto che fosse stata dipinta in tali atteggiamenti,
e con tali fregi, che nel mentre si riepilogasse in essa tutto l’apparato maestoso
delle Mariane grandezze, avesse in sé raccolta tutto ciò che poteva riuscire
più efficace per animare verso di Lei il nostro amore, e per confortare la nostra
fiducia nel di Lei gran patrocinio. Questo doppio argomento rifulgerà in tutto
il corso del trattato presente, ed il devoto Lettore ne sentirà gli effetti
in guisa, che al semplice mirare questa Sacratissima Im- magine, si avvertirà
crescere mirabilmente nell’amore verso la divina Madre, nella confidenza verso
la carità di Lei, ed anche nell’odio al vizio, ed alla colpa.
La materia essendo copiosa, abbisogna di partizione a fin di acquistare chiarezza.
Quindi, mettendoci presente la Sacra Immagine la contempleremo sotto cinque rapporti.
1. il Sole. 2. la Luna. 3. le Stelle. 4. gli atteggiamenti di Maria. 5. finalmente
il luogo ove detta Immagine si venera. Sviluppando i misteri contenuti nelle singole parti,
avremo il risultamento proposto, impareremo a conoscere, amare, e rispettare
Maria SS. ed a disporci a ricevere i miracoli che ci son necessarii
per la salute nostra temporale ed eterna.