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RELAZIONE STORICA
SULL’IMMAGINE
INVENZIONE SANTUARIO E PRODIGII
DI
MARIA SS. DE’ MIRACOLI D’ANDRIA
operetta del P. Antonino M.a di Jorio, agostiniano
Stabilimento Tipografico del Dante, Napoli, 1853
Parte III. - TRATTATO Dommatico-Morale sulle MAGNIFICENZE DI MARIA SS.
Capo V.
Articolo unico.
Grandezze di Maria dal luogo ove
si venera la Sacra Immagine di Andria.
Passiamo ora a considerare ov’è che si dipinge ed adora questa venerabile Immagine.
Dicemmo a suo luogo, che questa Immagine si dipinge a fresco sul tufo
in fondo ad una caverna sita lungo una valle non poco deliziosa ed amena.
Le caverne primieramente non solo furon sempre il ricovero delle fiere,
ma furono anche l’asilo della più disperata sventura. Date un uomo infelice,
abbandonato da tutti, e senza rifugio, in una caverna rinviene uno scampo,
senza che alcuno possa scacciarlo. Il Pellegrino abbandonato,
incontra una grotta e vi si rinfranca liberamente dalle pene del sostenuto
cammino, come Lot fuggendo da Sodoma incendiata, in una spelonga si riposò
con la sua famiglia. Un povero perseguitato dal favore del nemico,
in una caverna si nasconde e si mette in salvo, come Elia Profeta in una caverna
su l’Orebbo si preservò dallo sdegno di Acabbo (3. Req. 19.9).
Un Agricoltore stango delle fatiche del campo e per le sferzate del Sole,
si asside alla placida e fresca ombra di una grotta e vi prende ristoro,
come Sansone dopo la strage de’ Filistei nella grotta di Etan si raccolse
al riposo (Iud. 15. 8.). Uno sciagurato, spogliato di tutti
i suoi beni , non avendo un tetto a riparo, si rifugia in una spelonga
e vi gode un inviolabile asilo, come gli Ebrei si rifugiarono nelle caverne
de’ Monti, dopo d’essere stati spogliati e proscritti dell’empio Antioco
(2. Macc. 6.11.). Uno sventurato rifiutato dagli uomini,
non trovando in Città un albergo, esce alla campagna, ed in una grotta
si raccoglie, e si preserva dagli incomodi della notte, siccome avvenne
a Maria SS. col suo Sposo purissimo S. Giuseppe. Non trovando essi
in Betlemme l’Albergo, furono ridotti ad accomodarsi in una grotta,
ed ivi nacque il Figliuolo di Dio, abitò per più giorni e vi fu adorato
dai Magi. Dopo la risurrezione del Salvatore, le grotte pei Cristiani
divennero l’asilo della innocenza, della difesa, e della Religione;
poichè in esse si racchiusero tanti famosi Anacoreti, in esse si nascosero
tanti Martiri illustri, in esse finalmente i primi Fedeli esercitavano
le funzioni del culto, e la celebrazione de’ Santi Misteri.
Ora, ciò premesso, quali riflessioni possiamo desumerne? Non sarà forse
vero se diremo, che Maria dispose tanta sua gloria in una grotta,
per farsi in essa conoscere che Dessa è la Madre speciale dei miseri
i più derelitti ed i più sventurati, e che si sta a soggiornare nel loro asilo
per confortarli con la sua compagnia, per sostenerli co’ suoi soccorsi,
per sollevarli con le sue cure materne? Oh Cristiani! Correte pure pieni
di fede nella Santa Grotta di Andria; poiché dessa, simile a quella
spelonca del lago ove Geremia Profeta depose l’Arca del Signore,
l’altare degli incensi ed il tabernacolo (2. Macc. 2. 5.), in se contiene
l’Arca dell’Alleanza nuova, il vero tabernacolo di Dio, ed il soave profumo
di celeste beneficenza, che emana di continuo dal tenerissimo Cuor di Maria
altare ardentissimo della divina carità. Se mai siete perseguitati dagli uomini;
ricordatevi che i figliuoli d’Israele perseguitati dai Madianiti,
si rifugiarono nelle spelonghe del monte, implorarono da Dio soccorso
e l’ottennero abbondantemente (Iudic. c. 6.), e portatevi nella Grotta
di Andria, implorate conforto, e l’otterrete con abbondanza. Se per
le vostre colpe vi perseguita la divina giustizia, ricordatevi che Davidde
perseguitato ed odiato da Saulle, s’incontrò con Lui nella Grotta di Engaddi,
ne addolcì il furore e ne riacquistò la grazia (1. Reg. c. 24.); voi
nella Grotta di Andria troverete Gesù nel seno di Maria, e Maria parlerà
per voi e vi otterrà perdono. Se finalmente l’infermità e la sventura
vi opprimono portatevi alla S. Grotta di Andria e vi troverete il sostegno
e la salute. In essa Maria, non solo perché luogo della miseria vi erge
il Trono della Misericordia; ma anche perché nella Grotta di Betlem,
ed in quella dell’Oliveto soffrì le più grandi privazioni e ‘1 più profondo
dolore nella nascita e nella sepoltura del suo divino Figliuolo,
per una certa relazione fisica di luogo e quindi morale di pena,
saprà meglio compatire le vostre tribolazioni, e perciò assai più
copiosamente soccorrervi. Era una volta in cui il Profeta Isaia,
a scherno degli ostinati Ebrei diceva: Voi entrerete nelle scissure
delle pietre e nelle caverne scavate ne’ sassi per nascondervi dalla faccia
del furore di Dio che vi perseguita per mezzo de’ vostri nemici (2. 21.);
perché cotesti nemici l’avrebbero raggiunti, e passandoli a fil di spada,
avrebbero su di essi scaricato tutto il peso del divino furore.
Ma ora non è più così. Penetrando voi nella Santa Grotta di Andria,
vi troverete la bella Madre Maria, ed Essa per voi sarà Arca di rifugio,
Città di salvezza, Piscina mirabile di perdono, di grazia, e di pace.
Vi confermerete in questa verità importante, se darete uno sguardo
al luogo stesso ove è sita questa Grotta venerabile. La vedrete fiancheggiare
una valle deliziosa, feconda de’ più utili e necessarii prodotti.
Nella Valle di Mambre il Patriarca Abramo accolse ad Ospiti e commensali
i tre Angeli da Dio spediti contro di Sodoma (Gen. 13. 18.);
dalla Valle di Botri gli Esploratori d’Israele conobbero la fecondità
della terra promessa (Deut. 1. 24.); Mosè dalla Valle di Fegor
istituì alcune Città di rifugio a vantaggio de’ colpevoli (Deut. 4. 8.).
Nella Vale di Betulia Giuditta passava a confortarsi con la preghiera
contro Oloferne che uccise (Iudit. 12.), e Giaele animosa nella Valle
di Sennin ove abitava ficcò il chiodo omicida nelle tempia di Sisara,
e compì la vittoria di Debora e di Barac contro i Cananei (Iudic. 4.).
Similmente Gedeone nella Valle di Jezrael sconfisse l’innumerevole
esercito de’ Madianiti (Iudic.7.), siccome Davidde dalla Valle di Terebinto
prostrò il terribile Golia, che formava l’obbrobrio e la canfusion d’Israele.
Or chi potrà dubitare che Maria nella Valle di Andria, non sarà per accordare,
assai più generosa di Abramo, ospitalità e soccorsi ai suoi devoti?
Non largirà con mansuetudine assai più di Mosè il rifugio e la sicurezza,
ai colpevoli? Non sarà per mostrare la fecondità del materno Cuor suo
a vantaggio di ogni sventurato? Chi può dubitare, che Maria, con maggiore forza
di Giuditta, di Giaele, di Gedeone, e di Davidde non voglia trionfare
di tutti i nemici spirituali e temporali dell’uomo? Anzi pare che abbia riunite
tante concorrenze a distinguere questo suo Santuario Andriese,
per far sì che la nostra fiducia in Lei venisse in ogni guisa confortata
e sorretta. Fatene Voi pertanto la pruova o Fedeli, portatevi al Santuario
di questa Valle, e vedrete che questa Valle sarà per voi simile alla Valle Acor,
situata in mezzo alla Giudea, nella quale era il famoso Fonte del Sole;
poiché Maria, assai più che Sole fulgidissimo diffonderà su di voi,
raggi di lumi per dissipare i vostri dubbii, raggi di conforto
per rinvigorirvi nella vostra fiacchezza, raggi di salute per allontanare
le vostre infermità; raggi di grazie in somma che da ogni macchia
vi purga e di ogni virtù vi adorna. In questa Valle, la Valle delle lagrime
che è la terra, per Voi si infiorirà di delizie celesti, e darete Voi
poscia testimonianza alle genti, che Maria SS. nella sua Immagine di Andria,
è vera Sovrana di Misericordia, vera Madre di grazia, degna del titolo
glorioso che la decora, di Signora de’ Miracoli per eccellenza.