Convenzione coi padri di S. Giovanni di Dio

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da "RASSEGNA PUGLIESE di Scienze, Lettere ed Arti"

(estratto)

LE ISTITUZIONI DI BENEFICENZA DELLA CITTÀ DI ANDRIA

di Giuseppe di Francesco Ceci (1863-1938)

DOCUMENTI.
III.

Convenzione coi padri di S. Giovanni di Dio


Faccio fede io infrascritto notaio conservatore proprietario degli atti del fu notar Gian Lorenzo Tupputi della città di Andria qualmente sotto il dì 30 Agosto dell’anno 1747 in detta città di Andria in pubblico testimonio costituti il Padre Giovanni Comiti Priore, il P. Luca Marulli ed il P. Cataldo Pricci, Priore e padri del Venerabile Convento ossia ospedale di S. Giovanni di Dio sotto il titolo di S. Maria della Misericordia della città di Andria da una parte.
Ed il signor D. Federico Conoscitore ed il signor Notar Vito Menduni ambi Priori Laici del Venerabile ospedale delli poveri infanti esposti sotto il detto titolo di S. Maria della Misericordia della stessa città di Andria nec non il signor D. Tommaso Tota Quarti patrizio di essa città e deputato alle cose infrascritte dalla magnifica Università della medesima e in forza di conclusione in pubblico parlamento fatta, il di cui tenore si vede inserito a piè dell’infracitando istrumento dall’altra.
Le suddette signore parti asseriscono, come nel 27 ottobre dell’anno 1634 detta Magnifica Università laicale e suoi General Sindaco, deputati e Priori Laici di detto ospedale della Misericordia di quel tempo, volendo provvedere al Governo degli infermi tanto febbricitanti, quanto feriti ed incurabili tanto cittadini quanto forestieri servatis servandis chiamarono essi Padri e religione di S. Giovanni di Dio, assegnandone loro la stessa casa dell’Ospedale vi era in questa città, sita nella contrada di S. Maria di Portasanta con tutte sue abitazioni superiori ed inferiori, mobili e suppellettili tutto allora in quello sistentino con tutti i suoi iussi ed azioni e coll’uso di quella chiesa contigua a detto ospedale, come sopra chiamata S. Maria di Porta Santa e si obligarono corrispondere a detto Convento ossia ospedale di S. Giovanni di Dio annui ducati 400 dalli beni ed annui introiti di detto ospedale laicale di S. Maria della Misericordia come da istrumento per il quondam notar Francesco Antonio Pitoggio di detta città al quale etc., soggiunsero esse parti in essa assertiva come nell’anno 1642 siccome per molti anni antecedenti il detto ospedale laicale della Misericordia si era reso impotente a corrispondere al detto Convento seu Ospedale di S. Giovanni di Dio li detti ducati 400 per li frutti ed introiti minorati di quelli stabili e censi che possedea detto Ospedale fondatore, quindi per nuova Convenzione e transazione seguita tra dette parti restò stabilito che essa annuale prestazione di ducati 400 si riducesse a ducati 300 annui e per questo assegnarono ducati 262, tarì 2, e grana 5, e ½ in tanti nomi di debitori di esso Ospedale laicale della Misericordia e per gli altri ducati 37, tarì 2 e grana 14 e ½ complimento di detti intieri ducati 300 si obbligarono detti amministratori e priori laici dello scritto Ospedale della Misericordia, pagarli in ogni anno al detto Convento di S. Giovanni di Dio dalli frutti ed affitti di alcuni pascoli dei territorii restati al detto Ospedale laicale obligandosi questo de evictione etc., come da altro istrumento scritto per il quondam notar Alfnso Gurgo al quale etc.
Resosi ancora detto ospedale laicale di S. Maria della Misericordia per più anni moroso al pagamento di detti ducati 371 tarì 2 e grana 14 e ½ dopo moltissimi piati e quistioni finalmente compromesso l’affare fu stabilito e determinato, siccome seguì, che detto ospedale laicale di S. Maria della Misericordia pagasse a detto Convento di S. Giovanni di Dio ducati 620 in vim transationis, e che detto Ospedale ossia Convento di S. Giovanni di Dio rinunciar dovesse siccome rinunciò non solo a detti annui ducati 37, tarì 2 e grana 14 ½ che prima se li corrispondeva da detto ospedale laicale di S. Maria della Misericordia ma ancora ad ogni altra ragione che contro lo stesso li competea e spettava, come appare da istrumento stipulato da quondam notar Gian Lorenzo Topputi, colle debite cautele etc.
Firmato: Notar Giuseppe Sinisi. (1).

[estratto da “RASSEGNA PUGLIESE di Scienze, Lettere ed Arti”, ed. Valdemaro Vecchi, Trani, 1891, vol. VIII, N.13-14, pagg. 214-220]

(1) Archivio di Stato di Napoli, Ufficio di Giustizia, pandetta nuova seconda 345, 5: l’incarto, che contiene la copia di questo istrumento, ha per titolo: Atti di diligenza sulla censuazione domandata del territorio dell’ospedaletto da taluni naturali di Andria, 1804.
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