biblioteca "S. Tommaso D'Aquino"

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Il Seminario Diocesano - già Convento Carmelitano

La Biblioteca Diocesana  "S. TOMMASO D'AQUINO"

Biblioteca diocesana "S. Tommaso D'Aquino" sala di lettura e consultazione   Biblioteca diocesana "S. Tommaso D'Aquino" sala di lettura: zona bimbi
[Biblioteca diocesana "S. Tommaso D'Aquino" sala di lettura e consultazione - zona bimbi. - foto Sabino Di Tommaso, 2016]

Negli ampi ambienti che prendono luce dal prospetto di Largo Seminario, dove nel Convento Carmelitano probabilmente era la foresteria e poi nel Seminario il parlatoio, dai primi del Duemila risiede la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso D'Aquino".

Il suo ingresso principale è un portone che si apre verso il centro del prospetto, sormontato dal preminente finestrone del corridoio mediano del piano superiore del seminario.
Una ottocentesca crocifissione restaurata, pittura ad olio su tela del XVIII-XIX sec., delle dimensioni (A. x L. x P.) di cm 154 x 101 x 2,5 e un tempo affissa in un corridoio del superiore seminario, accoglie il visitatore a ricordargli l'antica sacralità del luogo.

ingresso      Crocifissione, già affissa su una parete del piano superiore
[Biblioteca diocesana: sala d'ingresso, Crocifissione, già affissa su una parete del piano superiore   - foto Sabino Di Tommaso, 2016]

La biblioteca, al tempo dei Carmelitani, doveva essere piuttosto corposa e con una dotazione libraria importante.
Scrive infatti il Merra a pag 509 delle sue "Monografie Andriesi", attingendo la notizia da un manoscritto (andato disperso!) di Giovanni Pastore, prevosto della collegiata di S. Nicola nella seconda metà del Settecento:
La Biblioteca formata in gran parte dal Priore Bressani nel 1773, aveva una stanza separata, ed era ricca di scelti libri; imperciocchè in questo Convento vi era lo studio della Filosofia e della Teologia”.

Numerosi libri furono acquistati per il Seminario da mons. Bolognese. Nella sua relazione del 3 Gennaio 1826 sullo Stato della Chiesa di Andria redatta per la “Visita ad Sacra Limina” scrive “Seminarium providi non mediocri librarum copia, et sum eo vel magis provisurus … ”.

Molti altri libri dovettero essere acquistati durante il periodo in cui il Seminario diocesano, trasferito in questo convento, fu gestito dai Gesuiti.
Scrive infatti P. Pasquale Grassi il 6 novembre 1857 in una relazione al suo superiore sugli ottenuti “Miglioramenti negli Studi”:
“… [prima] Non si studiava Greco: in tutte le scuole s’è insegnato, e ne han dato saggio … Si è introdotta, come negli altri collegi, la sa-batina tra rettorici ed umanisti. Si è messa una scuola di Sagra Eloquenza. Si è rimesso il professore di Sagra Scrittura; e sol per mancanza di un soggetto idoneo s’è dovuto differire per l’anno appresso la scuola di Storia Ecclesiastica.

Alla soppressione dei Conventi, avvenuta ai primi dell’Ottocento, quanto non era stato distrutto delle loro biblioteche fu dato al Seminario.

Nel corso degli anni, inoltre, molte biblioteche di letterati ed ecclesiastici importanti sono confluite in questa di “S. Tommaso D’Aquino”, arricchendola considerevolmente.

Notizie sintetiche sulla sua storia si rilevano anche dal sito della biblioteca. Attualmente (2017) nella pagina di presentazione "STORIA" vi si legge:

La Biblioteca è nata con il Seminario Vescovile nel 1705, allorché il vescovo dell'epoca, mons. Andrea Ariano la dotava dei suoi primi testi. Nel corso dei secoli il fondo librario si è andato arricchendo, e a volte impoverendo, per il trasferimento del Seminario da Palazzo Volponi al Carmine. Negli anni ’60 si apriva al pubblico la prima sala della Biblioteca del Seminario: all’ultimo piano, in scaffali di legno, erano raccolti pochi libri -molti per l’epoca- a disposizione di tutti.
La sala di lettura prendeva il nome di Biblioteca popolare “San Pio X”. Era una biblioteca per il popolo.
Dopo l’ampliamento degli anni Ottanta dell'allora rettore del Seminario Vescovile mons. Agostino Superbo, nel 1999, in occasione del decimo anniversario dell’ordinazione episcopale di S.E. mons. Raffaele Calabro, Vescovo di Andria, la biblioteca viene riaperta al pianterreno del Seminario Vescovile e intitolata a San Tommaso d'Aquino, con ambienti completamente ristrutturati dalla Diocesi grazie al contributo CEI dell'8 per mille.
Il primo nucleo del fondo librario proviene dal Seminario stesso, fondato da mons. Andrea Ariano. Oltre alla bibliografia specialistica, con il tempo la Biblioteca ha arricchito e diversificato il suo patrimonio librario, acquisendo testi di Storia della Chiesa, Filosofia, Spiritualità, Storia, Enciclopedie, Letteratura, Storia locale, Storia dell'Arte, Letteratura per ragazzi e per l’infanzia.
Oggi la Biblioteca diocesana rappresenta un polo culturale per gli studenti e per l’intera città, ha allestito uno spazio ragazzi e costituisce la biblioteca di riferimento per il progetto locale Nati per Leggere (che ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 6 anni). I finanziamenti ministeriali hanno permesso di aderire al Polo SBN Terra di Bari migliorando il servizio agli utenti con la possibilità di accesso all’ OPAC Sbn, il catalogo on line delle biblioteche.

La biblioteca è dotata di un rispettabile patrimonio documentale, librario e audiovisivo. Tra i documenti più pregiati si rinvengono oltre 4000 libri antichi, 20 cinquecentine, 9 antifonari del XV secolo, 5 incunaboli, 300 pergamene datate tra i primi del Trecento e il Seicento.

sala dei libri antichi   Graduale (sec.XV-XVI) presente in biblioteca
[Biblioteca diocesana "S. Tommaso D'Aquino". una sala dei libri antichi - un graduale del sec.XV-XVI. - foto Sabino Di Tommaso, 2016]

NOTA

Attualmente (2024) la biblioteca diocesana è diretta da Don Domenico Basile; da diversi anni conducono il servizio con professionalità e competenza esperte bibliotecarie, le dott.sse Silvana Campanile e Tonia Del Mastro. A tale personale è dovuto un ringraziamento particolare per le foto ivi scattate e per le relative informazioni.