di Eliglio Morgigni (____-____)
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Tutta Andria ha partecipato alla trionfale giornata del 1° giugno, che resterà scritta a caratteri d’oro nella storia cittadina.
Il grandioso e solennissimo Pontificale della mattinata non poteva riuscire più maestoso, nella perfetta pompa del rito sacro della Chiesa latina.
Assistevano alla solenne Messa Pontificate di Piazza Catuma tutti i Vescovi presenti al Congresso, dieci in tutto, il Seminario Regionale di Molfetta con la sua ottima Cantoria, Mons. Ursi, Rettore, le rappresentanze della Diocesi, Canosa, Minervino e Montemilone, con i rispettivi Arcipreti Don Minerva, Don Lacidogna, Don Merra, molti sacerdoti di Trani, Barletta e Corato ed una folla strabocchevole di fedeli, che malgrado il sole resistevano alla calura incipiente della stagione. Si calcola che circa 30.000 persone erano presenti alla sacra funzione, che s’inizia con la solenne Incoronazione della Madonna del Carmine, previa lettura della Bolla Pontificia in latino ed italiano.
[Il palco dei Vescovi nell'incoronazione della Vergine il 1° giugno 1947 - elab. elettronica su foto Malgherini (inquadrato) e Attimonelli (che riprende)]
Il Cardinale, assistito dagli alti Prelati e dai padrini e madrine signorina Maria Cannone e conte Sebastiano Jannuzzi, per la corona della Madonna e dalla signorina Carmelina Gazzilli e signor Deodato Ceci-Ginistrelli, per il Bambino, tra gli applausi della folla pone le due corone d’oro sulla tela, che risplende di viva luce quando l’Eminentissimo l’orna del Sacro diadema. Esse sono state fuse dalla Ditta Catello di Napoli, per interessamento ed offerta di oro del Cav. Salvatore Gazzilli. Quindi ha luogo il Pontificate con l’omelia del Cardinale, dopo l’Evangelo. La sacra e solenne funzione viene accompagnata da musica liturgica delle Scholæ Cantorum di Molfetta e di Andria, che eseguono cori di circostanza. Quando la funzione termina sono le dodici e la folla sembra non ancora stanca di osannare al Principe della Chiesa. Si svolge quindi la processione del Quadro della bella Madonna del Carmine, che viene accompagnato fino alla Cattedrale e di qui alla chiesa del Carmine. Una buona rappresentanza di Associazioni cattoliche di Montemilone, con musica in testa, si rende benemerita in quest’ultima manifestazione di fede e di pietà, accompagnando fino alla Chiesa la bella Immagine, resa più preziosa dalle corone di oro.
Si canta la nota canzoncina con il ritornello:
Siam peccatori,
ma figli tuoi,
Maria del Carmine.
Prega per noi.
Il Congresso [Mariano] volge già alla fine. La interminabile, solennissima Processione del pomeriggio, per le vie della città, tutte addobbate ed illuminate a festa, testimonia la grande Fede del popolo andriese. Il lungo corteo si apriva con gli Esploratori di Andria e Canosa, poi seguivano le Associazioni cattoliche di Andria e Diocesi, i Terz’Ordini, il Seminario di Molfetta e di Andria, i RR. Parroci della città, i capitoli di S. Nicola e della Cattedrale, i Vescovi: Archimandrita Croce, Pafundi, Vendola, Della Cioppa. Bianchi, Ruotolo, Salvucci, Falconieri, Arcivescovo Bernardi, e S. E. Di Donna. Procedeva lentamente poi il carro trionfale con la monumentale statua della Madonna dei Miracoli, Protettrice di Andria, seguito da S. Em. il Cardinale Bruno, scortato dal conte Bruno, suo gentiluomo di Corte, dal comm. Cafaro, dell’Ordine del Santo Sepolcro, dal comm. Morgigni e cav. Terllizzi. dell’Ordine Equestre di S. Silvestro Papa.
Venivano poi le Autorità ecclesiastiche, l’on. Monterisi e varie altre personalità del mondo cattolico delle Diocesi e delle città viciniori.
Una numerosa rappresentanza di giovani dell’Oratorio Salesiano cantava l’inno del Congresso, accompagnato dal Concerto cittadino. Seguivano ancora altre Associazioni, che per tirannia di spazio non possiamo elencare. Dovunque la processione viene fatta segno ad indescrivibile commozione; il Cardinale non si stanca di benedire un popolo che gli pende dal Suo sorriso di bontà e di amore verso la Città fedele alla Madonna.
Infatti, dovunque Egli passa viene applaudilo da piccoli e da grandi, da donne e da uomini, da dotti e da ignoranti. È uno spettacolo indescrivibile!
A Piazza Catuma, la Processione si ferma ed il carro della Madonna e quello simbolico si situano accanto alla grande tribuna, dove la mattina si era svolta la cerimonia della Incoronazione e il solennissimo Pontificale.
La Piazza presenta uno spettacolo mai visto in Andria! Tutta la piazza e le strade adiacenti nereggiano di popolo, il vero popolo cattolico di questa città!
Il Vescovo di Andria, dai potenti altoparlanti, fa sentire la sua voce di Padre e mentre si congratula con la folla per il trionfo reso alla Madonna, domanda ai suoi figli di mantenersi saldi nella fede, rispettando i precetti della Chiesa. Dopo di ciò accenna a parlare il Cardinale che, visibilmente commosso, auspica ad una migliore vita cristiana di tutta la popolazione di Andria, che avrà sempre presente nel Suo cuore.
Infine, S. E. Mons. Di Donna legge l’atto di consacrazione della Diocesi di Andria a Maria. Con la Benedizione dell’Eminentissimo Cardinale la cerimonia termina, mentre dai balconi e terrazze, anche esse gremite di gente, si svolge una bella fiaccolata. Lo spettacolo suggestivamente delirante pone la nostra città in primo piano nelle caratteristiche manifestazioni di fede, quella fede che il nostro buon popolo ha sempre avuto e che continuerà a possedere, finché la Madonna proteggerà la sua Andria, che rimane sempre la Città fedele alla Vergine, la Città per fede più attaccata alla Religione Cattolica Apostolica Romana, profusale dalle generazioni che si sono succedute sin da quando il suo 1° Vescovo S. Riccardo venne a predicare la fede, la Speranza e la Carità.
[testo tratto da Eligio Morgigni, “Il grandioso congresso mariano di Andria”, nel periodico cittadino “L’IDEA di Andria: giornale di arte, storia e folclore cittadino”, anno XI, fasc. 4, del 6 luglio 1947]