Pacichelli e Molajoli descrivono

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castel del monte

Castel del Monte

"Era questo [castello], in poggio più elevato però, e da qualsiasi nemica invasione sicuro, dalla città di Andria, per nove miglia discosto, ... uno  stupendo palazzo, che ritiene il nome di Castel del Monte, col dominio di varie colline, le quali gli forman degna corona. La sua pianta è ottagonale: la materia di marmi di vari colori, uniti senza calce, col chiaro dell'uovo, e quasi fatti un sol pezzo, e di getto, con quantità non ordinaria di Porfido, dentro; e fuori lo fiancheggiano con perfetta simetria otto Torrioni, ... : camminando intorno alle mura, cornici, ravvolte, e perforate vaghissime dentro, ed altri ornamenti di fuori, che rendono maestoso quel corpo."

[G.B.Pacichelli "Memorie novelle dei viaggi per l'Europa ..." Napoli, 1690, parte II, pag.54]

"Saliamo al castello solitario che, mentre da lontano ci era parso notevole più per posizione eminente che per grandezza imponente, assume proporzioni gigantesche man mano che ci avviciniamo.
Percorsa la strada tortuosa, fiancheggiata da boschi di ulivi, da giardini di mandorli (fantasiosamente fioriti se di primavera), da fitte distese di viti, eccoci innanzi alla massiccia costruzione, che a prima vista ci appare come una misteriosa opera d'arte senza dubbio solenne, ma piuttosto cupa."

[dall'opuscolo "Guida di Castel del Monte" di B.Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano, 1934, pag.6]