Le Cappelle rurali padronali

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Le Cappelle rurali padronali

Le grandi famiglie patrizie andriesi, come i Curtopassi, i Tupputi, i Tafuri, oltre al palazzo cittadino, possedevano alcune tenute residenziali e masserie nelle campagne e nei boschi di loro proprietà, dotate di cappelle ad uso personale e dei famigli che accudivano ai beni della tenuta.

Molte di queste cappelle esistono ancora nelle varie masserie dislocate nell'agro andriese ed in quello delle città limitrofe, diverse sono andate distrutte quando v'è stato l'abbandono della tenuta.

Qui di seguito si trascrivono alcune visite pastorali condotte nel Sei-Settecento dai vescovi andriesi.


21 ottobre 1711
Visita di mons. Nicola Adinolfi alla Cappella Rurale di Antonio Tupputi

[trascrizione del testo originale in latino]

Die 21 M.[ensi]s 8bris 1711
hora vig.[esi]ma diei c.[ircite]r

Visit:[ati]o Cappellæ S. Mariæ dè Monte Carmelo in Rure Mag.[nifi]ci Dom.[in]i Ant:[on]ij Tupputi.

Cappella sub invocat[io]ne S. Mariæ dè Monte Carmelo sita in rure Mag.[nifi]ci Dom.[in]i Antonij Tupputi ab Ill.mo D.no, assistentibus alijs fuit visitata, et dumtaxat dè tobaleis novis et sæpius mutandis provideri demandatũ fuit et pariter fieri diligentias an habeat dotem competenntem idem II.mus D.nus præcepit.

[traduzione]

21 ottobre 1711
ore 20 circa (4 prima del tramonto)

Visita della Cappella di S. Maria del Monte Carmelo nella villa rurale del Magnifico Signor Antonio Tupputi.

La Cappella intitolata a S. Maria del Monte Carmelo, eretta nella villa rurale del Magnifico Signor Antonio Tupputi fu visitata dall’Ill.mo Sig. [Visitatore] e dagli altri assistenti; fu soltanto ordinato di provvedere di nuove tovaglie da cambiare più frequentemente e lo stesso Ill.mo Signore prescrisse che [la cappella] disponesse di una dote adeguata.

Visita di mons. N. Adinolfi alla cappella rurale dei Tupputi


30 ottobre 1732
Visita di mons. Cherubino Tommaso Nobilione a tre Cappelle Rurali

[trascrizione del testo originale in latino]

De Visit:[atio]ne Eccl[esi]æ, sive Cappellæ site in Rure Mag:[nifi]ci Dom:[in]i Antonij Tupputi, Capp:[ell]æ Nemoris Mag:[nifi]ci Marini Tafuri, et Capp:[ell]æ in Teritorio Mag:[nifi]ci Dom:[ini]ci Curtupassi.

Intendens Ill.mus D.nus s.[upradict]æ Visit.[atio]ni finẽ imponere, sub die 30 8bris [1732] ad visitandas prædictas Eccl.[esi]as se contulit, in quibus quãvis plura decernenda duxerit, quia tamẽ diutina observat.[io]ne compertũ est, quod Possessores Locorum, in quibus d.[ict]æ Capp.[ell]æ constructæ reperiũt.[ur], varijs artibus, et subterfugijs decreta cõtemnũt.[ur], ideò ut quæ in posterũ decernet.[ur] debitæ exequutioni mandet.[ur] fuit mandatũ, quod præscripti Domini teritoriorũ infra mẽses duos exibeãt in n[ost]ra Ep[iscopa]li Curia Instrum[en]ta dotationis respectivè dictarũ Cappellarũ, vel dictis Instrum[enti]s minimè repertis dè novo dotet[ur], et dotẽ congruã assignet[ur] prò manutensione earũdẽ, et sacrorũ supellectiliũ, ac prò celebrat.[io]ne Missæ in diebus festis, sub pœna Interdicti dictarũ Cappellarũ, et ita &.

Quibus quib.

[traduzione]

Relazione sulla Visita della Chiesa, o della Cappella eretta nella villa rurale del Magnifico Signor Antonio Tupputi, della Cappella nel Bosco del Magnifico Marino Tafuri, e della Cappella nella tenuta del Magnifico Domenico Curtopassi.

L’Ill.mo Signor [Visitatore], volendo porre fine alla suddetta Visita, il 30 ottobre [1732] di recò a visitare le suddette Chiese, nelle quali volle controllare il più possibile, perché con un’assidua ricerca accertò che i Proprietari dei luoghi dove si trovano costruite dette Cappelle, con vari artifici e sotterfugi non mostravano i decreti; perciò, affinché in futuro ciò che fosse stabilito potesse essere ordinato con la dovuta ingiunzione, fu ingiunto che i su scritti Signori dei territori entro due mesi esibiscano nella nostra Curia Episcopale gli Atti giuridici della dotazione di dette rispettive Cappelle, o, non trovandosi tali Atti giuridici, le dotino nuovamente così che sia assegnata una dote congrua per la loro manutenzione e per le suppellettili, nonché per la celebrazione della messa nei giorni festivi, su pena altrimenti dell’interdizione di dette Cappelle.
E così sia eseguito.

Visita di mons. C. T. Nobilioni a tre cappelle rurali