Scrive il D'Urso in merito alle tante chiesette sparse nella città e nei suoi dintorni:
"... Ond'è che nel passaggio avvenuto in Andria sotto il Conte Pietro
[1042], quelli naturali volendo serbare l'antica divozione per essi,
ersero qui tante piccole Chiese dedicate a quell'istesso Protettore, di
cui la terra abbandonata ne portava il nome. Tutto ciò presentemente
vien contestato dal fatto; mentre esistono ancora in città alcune di
quelle Chiesette, come di S. Cirieco, S. Simeone, S. Angelo, S. Martino,
S. Barbara, ed altre. ..."
[Così scriveva R. D'Urso in "Storia della città di Andria", Tip. Varana, Napoli, 1842, Libro III, Cap. II, pag. 47]
[elaborazione elettronica su un particolare della cartografia del 1875]
L'originale della su riprodotta cartografia, è una proprietà dell'ing. Riccardo Ruotolo, pubblicata dal medesimo e dall'arch. Nunzia Petruzzelli.