Tra le tue braccia accolti
benevolo mio Fattore
posano trasparenti i miei pensieri
qual bolle iridescenti
viaggiano pei sentieri delle emozioni
su e giù nell’aere d’intense sensazioni aulente
dall’immaginario alludono
sapori di cuore dolci concrezioni di attese
e senso e pensiero
in armonico sinolo vanno
tra desideri d’infinito e primule rosa.
Tu sinolo Cristo
di verbo potenza e passione
polare irradiante eterna bontà
unisona voce che ispira indirizza
ogni intento terreno
con mano larga e ferma
amorevole e limpido sguardo
suadenti parole novella perenne
sulla mia Città fida e ai tuoi piedi distesa
con volto dolce e attenta pupilla
Redentor magnanimo e misericordioso
ristai paziente ascolti e preci e sospiri
assereni ogni fuoco acceso nei vichi
ché in Te ripone speranze di pace e ristoro
protendi le braccia con moto accogliente
gli urgenti bisogni del giorno che avanzano il giorno
l’umana sapienza e volere rischiari
e l’albe appaion più terse
dorati i tramonti sulla vita che volge
torna inuzzolito il dì da generosi ardori
fondonsi in argenteo specular sinolo
aneliti d’infinito riflessioni e struggimenti umani.
da "I pensieri del Folletto", sdt