L'Edicola, più volte restaurata a devozione dei proprietari della masseria a cui conduce la stradina del bivio, è costruita in tufo con la nicchia in cotto. Nel frontone, sormontato da una croce in ferro con una banderuola a vento, riporta un piccolo medaglione raffigurante un primo piano della Madonna, mentre all'interno attualmente (agosto2009) ospita una statuetta dell'Immacolata con dei ceri; nel basamento riporta, centrale, un tondo in pietra con intarsiata una croce greca.
Il piccolo tempietto sorge su un bivio della strada provinciale 231, al chilometro 52 e viene conservato con cura, come avveniva nel passato. A proposito è da ricordare ciò che racconta la Musaico nel suo "Letteratura Popolare Andriese", a pagina 199, parlando degli agnomi.
"Altre volte gli agnomi sono determinati ... da particolari abitudini
contratte dai nonni.
Pęñatíddę era un vecchio massaro che andava ad accendere un lumicino
tutte le sere alla Madonna la cui immagine era raffigurata in una
cappellina situata in una strada di campagna, come se ne vedevano tante.
Poiché dalla masseria alla cappellina in tratto era piuttosto lungo, il
massaro, nei giorni di vento o di pioggia, soleva porre il lumicino in
una pignatta, donde il soprannome di Pęñatíddę, che ancora conservano i
suoi discendenti."