Riccardo Ruotolo
Ingegnere e progettista del nuovo complesso
Anche la Chiesa feriale ha la forma del quadrato. Semplice nella pianta e nel volume, anch’essa ha un controsoffitto ribassato e più piccolo del quadrato del pavimento in modo che, come nell’Aula liturgica, sono messe in evidenza le estremità delle travi portanti il solaio di copertura, travi che volutamente sono dipinte color tortora per renderle evidenti visto che il controsoffitto è bianco come le pareti della Chiesa.
Per le sei grandi finestre della Chiesa feriale abbiamo chiesto ancora una volta l’intervento della pittrice Beatrice Capozza e, come per le altre raffigurazioni, abbiamo preso dei riferimenti dalla Sacra Bibbia, precisamente dai Vangeli e dall’Apocalisse: volevamo da un lato riferirci alla luce e dall’altro conservare il concetto di protezione della Madonna.
Sappiamo che importante e molto significativo è il simbolo che Gesù applica a se stesso: “la Luce”. Egli dice: “Io sono la luce” e ai discepoli dice “voi siete la luce del mondo” e questo concetto della luce lo fa giungere fino al cuore di Dio: “Dio è luce”. La luce che l’uomo fin dalla sua nascita sulla terra ha adorato come Dio, diventa anche nel cristianesimo il collante tra l’uomo e Dio, tra Gesù e i discepoli.
[La Chiesa feriale: le vetrate]
Questo simbolo potente che chiamiamo luce pervade la vita intera dell’uomo e l’evangelista Giovanni, cui è attribuita la stesura dell’Apocalisse, uno dei libri biblici tra i più affascinanti e suggestivi della tradizione e dell’arte cristiana, nel capitolo 12, versetto primo, arriva anche ad identificare la luce con la Madonna quando dice: “Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul capo”.
Questo simbolo ha una forza enorme, tanto che da sempre l’immagine della Madonna Immacolata è rappresentata con una corona di dodici stelle sul capo, il manto azzurro tempestato anch’esso di stelle e uno spicchio di luna sotto i piedi.
Noi abbiamo colto la prima immagine di questo versetto come simbolo: “una donna vestita di sole” e abbiamo chiesto alla pittrice Capozza che fosse la luce del sole la protagonista nelle finestre della Chiesa feriale, dall’alba al tramonto, e che questa luce a rappresentare la Madonna inondasse e proteggesse la città di Andria. L’artista, interpretando il nostro concetto, ha realizzato un bellissimo dipinto pieno di luce di vario colore, dal blu e rosa dell’alba, al giallo del giorno, al rosa e rosso del tramonto, luce come simbolo della “Donna vestita di sole” dell’Apocalisse che avvolge e protegge l’intera città di Andria messa in grande evidenza a mezzo dei suoi campanili.
[Chiesa feriale “Una donna vestita di sole” (Apocalisse XII,I) protegge la città di Andria olio su tela Beatrice Capozza 2017]
Abbiamo suddiviso l’intera opera in sei quadri, così si sono potute rivestire le sei finestre della Chiesa feriale ottenendo la materializzazione del nostro concetto con i caldi colori che la pittrice ha profuso nella sua opera.