Si riportano passim di alcune visite pastorali (1) (ma integrale č la parte riguardante S. Maria delle Grazie) effettuate dai Vescovi nel Seicento e nel Settecento onde rilevare i pochi, ma importanti, dati storici ed artistici di questa Chiesa in tali documenti contenuti.
[trascrizione del testo originale in latino] | [traduzione] |
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[Die decima octava M.sis Septembris 1697] Ill.mus Dominus [Ariano][2] Comitatus & … … … … Visitavit Cappellam S.ę Marię gratiarum extra mœnia prope Colleggiatć SS.mę Annunciationis, quam invenit ornamentis destitutam. Iussit mandari Rev. Capitulo Cath.[edra]lis illam detinendi in commendam perpetuam a Rev.mo Capitulo Lateranensi, g.s ex redditibus eiusdem eamdem provideat de necessarijs, et decent.[er] manuteneat. Adest onus missę in quolibet die Dominico, quod per dictũ Capitulũ Cath.[edra]lis adimpletur. Altaria lateralia demoliant.[ur] et tabulę tantũ conserventur in eisdem locis pro devotione fidelium. |
[18 Settembre 1697] L’Ill.mo Signor [visitatore mons. Ariano] accompagnato & … … … …
Visitņ la Cappella di Santa Maria delle Grazie fuori delle mura presso la Collegiata della SS.ma Annunziata; la trovņ trascurata nelle suppellettili. Esiste in tutte le Domeniche l’obbligo della messa, che viene ottemperato dal suddetto Capitolo della Cattedrale. Ordinņ infine di demolire gli altari laterali e le sole pietre [delle mense] fossero ivi conservate a devozione dei fedeli. |
[trascrizione del testo originale in latino] | [traduzione] |
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De Visitatione Cappellarum extra Mœnia Civitatis Andrię existentiumSub eodem die 18 M.s Octbris 1711 Munus suę sanctę Visitat.[io]nis prosequi intendens Ill.mus D.nus [Adinolfi] Visitator … … … … Visitatio Sanctę Marię Gratiarum
Ab Ecclesia pręd.[ic]ta S. Sebastiani ad illam S. Marię Gratiarum nuncupatam et secus viam,
quę ducet ad PP. Minores Observantes S. Marię Veteris collocatam accessit |
Visita delle Cappelle esistenti fuori delle mura della Cittą di AndriaNello stesso giorno 18 Ottobre 1711 L’Ill.mo Visitatore [mons. Adinolfi], intendendo proseguire nel suo impegno della santa Visita … … … … Visita di S. Maria delle Grazie
Dalla predetta Chiesa di San Sebastiano si recņ a quella chiamata di S. Maria delle Grazie eretta lungo la strada
che conduce [al convento] dei Padri Minori Osservanti di S. Maria Vetere; |
[trascrizione del testo originale in latino] | [traduzione] |
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Die 5 M.[ensi]s Septembris 1738 Ill.mus D.nus [Nobilione] ą suis Convisitatoribus comitatus … … … … De Visitatione Ecclesię S. Marię Gratiarum
Hęc Ecclesia est in solo Lateranensi erecta, et prņ ea Cap.[itu]lum Cathe.[dra]lis Basilicę S. Io[ann]is Lateranensis solvit quinquẽnia,
et quindenaria in prędium tot Crochi,
(3) Eam igitur Ill.mus D.nus visitans mandavit, in eius Altari apponi tabulas in principio et lavabo, nčc non in visitat.[io]ne Sacristię pręcepit muros dealbari, et prņ restitutione campanulę deficientis, et quę łt sibi dictum fuit, translata reperĩtur in Cappella. |
5 Settembre 1738 L’Ill.mo Signor [visitatore mons. Nobilione] accompagnato dai suoi convisitatori … … … … Visita della Chiesa di S. Maria delle Grazie
Questa Chiesa č eretta su un suolo appartenente alla Chiesa Lateranense, e per essa il Capitolo della Cattedrale
paga ogni cinque e quindici anni un tributo di una certa quantitą di zafferano; Dunque l’Ill.mo Signore visitandola ordinņ che sul suo altare fossero poste le tabelle “in principio” e “lavabo”, inoltre visitando la sacrestia prescrisse di imbiancare i muri e di reperire, affinché fossero restituite alla Chiesa, le mancanti campanelle che, come gli era stato detto, erano state portate altrove. |
NOTE
[1]
Queste Visite Pastorali sono state lette e trascritte, dall'originale
"Acta Sanctae Visitationis Episcoporum Andriensium" (ASVEA),
presso la Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino" di Andria.
[2]
Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto,
non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
[3]
Il Papa Paolo II con
bolla del 6 gennaio 1469
(in "L. Tomassetti,
Bullarium Romanum",
Augustae Taurinorum, Tomo V, ed. 1860, pag. 197) diede la possibilitą alle Chiese Cattedrali di incamerare
i beni di monasteri ... su pagamento di un canone periodico.
La bolla č intitolota "Quod monasteria, prioratus et alia beneficia ecclesiastica,
perpetuo unita et de cetero non vacantia, teneantur rev. Camerae Apostolicae debita iura et servitia,
ut taxata sunt, praestare: alia vero annatam persolvere singulis quindecim annis."