"Dalli lati poi della facciata di detta grotta si ascende alla chiesa maggiore di sopra per una spatiosa scala, in mezo la quale stà fabricata una cappelletta detta Santissimo Crocefisso. Alla sommità di detta scala è situata la chiesa maggiore la quale è di tre navi, quella di mezo viene sostenuta da 18. pilastri di pietra viva à forma di colonne da i lati, e nelle parti dinanzi e di dietro rispondenti al piano della chiesa di forma piana, e liscia con i suoi capitelli con fregi, e fogliami, e con le sue arcate similmente di marmo, è il soffitto di detta nave di mezo tutto d’intaglio, e posto in oro con 3. quadri grandi situati nel mezo con debita distanza dall’uno all’altro, nell’uno de quali quadri si rappresenta l’effigie di S. Scolastica; nel secondo l’effigie della Madonna santissima, e nel terzo del nostro patriarca S. Benedetto.Di detti pilastri dodici ne sostengono detta nave di mezo col soffitto, e quattr’altri nel fine sostengono una cuppola, sotto la quale v’è il choro, dove officiano li monaci tutto d’intaglio di noce. Nel mezo di detta cuppola attaccato al muro v’è l’organo tutto indorato. In fine del choro sotto l’arco maggiore stà collocato l’altare del Santissimo col ciborio indorato et adornato di statuette di alabastro, al quale soprasta un baldacchino di damasco. Il santuario d’intorno è circondato di balaustri di marmo bianco, il pavimento di tutta la chiesa è di pietre bianche quadre. Le altre due navi sono di proportionata grandezza lomghezza alla nave maggiore di mezo con le sue lamie lavorati di tufi bianchi composti a spicolo. Nella nave di sinistra vi è una cappella dedicata al Crocefisso, e nella nave di destra vi è una stanza, che per ora serve per sacrestia. Sono dunque in questa chiesa maggiore due solo altari, cioè il maggiore, e quello del Crocefisso, e ne’ luoghi dove sono disegnate le cappelle sono li confessionarij. Ha poi detta chiesa 4. porte, due maggiori, e due minori, tre de quali sboccano sotto un portico fondato sopra sei pilastroni di marmo bianco tramezati con colonne del medesimo con fregi dentro, e di fuori alla corinthia con corrispondenti lavori per tutta la facciata della chiesa.D’intorno poi detta chiesa verso tramontana vi sono molte stanze per servitio de pellegrini, et altre persone, che di continuo vengono à questa devotione con una piazza grande, e cisterna nel mezo."
[tratto da “I monasteri di S. Maria dei Miracoli di Andria e
S. Maria del Soccorso di Trani alla metà del sec. XVII”
di D. Tommaso Leccisotti,
pubblicato dall’ “Archivio Storico Pugliese” nel fasc. III – IV del 1951, pagg 149-160]
[La navata ai primi del Novecento - elaborazione elettr. su foto dell'Istituto Arti Grafiche Bergamo
Fototeca INASA, fondo Ricci, inv. 19785]