navata nel 1930

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la navata in una foto del 1930     Navata e presbiterio con altare del 1720

Basilica di Santa Maria de' Miracoli: foto del 1930 e notizie del 1650

il presbiterio in una foto del 1930

Onde conoscere meglio la storia della costruzione è interessante leggere la descrizione della Basilica riportata nella relazione stesa il 18 marzo 1650 dall'abate e amministratore del Monastero di S. Maria dei Miracoli ed inviata alla Procura Generale della Congregazione Cassinese:
"Dalli lati poi della facciata di detta grotta si ascende alla chiesa maggiore di sopra per una spatiosa scala, in mezo la quale stà fabricata una cappelletta detta Santissimo Crocefisso. Alla sommità di detta scala è situata la chiesa maggiore la quale è di tre navi, quella di mezo viene sostenuta da 18. pilastri di pietra viva à forma di colonne da i lati, e nelle parti dinanzi e di dietro rispondenti al piano della chiesa di forma piana, e liscia con i suoi capitelli con fregi, e fogliami, e con le sue arcate similmente di marmo, è il soffitto di detta nave di mezo tutto d’intaglio, e posto in oro con 3. quadri grandi situati nel mezo con debita distanza dall’uno all’altro, nell’uno de quali quadri si rappresenta l’effigie di S. Scolastica; nel secondo l’effigie della Madonna santissima, e nel terzo del nostro patriarca S. Benedetto.
Di detti pilastri dodici ne sostengono detta nave di mezo col soffitto, e quattr’altri nel fine sostengono una cuppola, sotto la quale v’è il choro, dove officiano li monaci tutto d’intaglio di noce. Nel mezo di detta cuppola attaccato al muro v’è l’organo tutto indorato. In fine del choro sotto l’arco maggiore stà collocato l’altare del Santissimo col ciborio indorato et adornato di statuette di alabastro, al quale soprasta un baldacchino di damasco. Il santuario d’intorno è circondato di balaustri di marmo bianco, il pavimento di tutta la chiesa è di pietre bianche quadre. Le altre due navi sono di proportionata grandezza lomghezza alla nave maggiore di mezo con le sue lamie lavorati di tufi bianchi composti a spicolo. Nella nave di sinistra vi è una cappella dedicata al Crocefisso, e nella nave di destra vi è una stanza, che per ora serve per sacrestia. Sono dunque in questa chiesa maggiore due solo altari, cioè il maggiore, e quello del Crocefisso, e ne’ luoghi dove sono disegnate le cappelle sono li confessionarij. Ha poi detta chiesa 4. porte, due maggiori, e due minori, tre de quali sboccano sotto un portico fondato sopra sei pilastroni di marmo bianco tramezati con colonne del medesimo con fregi dentro, e di fuori alla corinthia con corrispondenti lavori per tutta la facciata della chiesa.
D’intorno poi detta chiesa verso tramontana vi sono molte stanze per servitio de pellegrini, et altre persone, che di continuo vengono à questa devotione con una piazza grande, e cisterna nel mezo."

[tratto da “I monasteri di S. Maria dei Miracoli di Andria e S. Maria del Soccorso di Trani alla metà del sec. XVII
di D. Tommaso Leccisotti,
pubblicato dall’ “Archivio Storico Pugliese” nel fasc. III – IV del 1951, pagg 149-160]

Si noti nella descrizione del 1650
-che l'altare esistente nel 1650 non è quello della foto, realizzato nel 1720, nè quello attuale, realizzato nel 1774 e trasferito nella basilica nel 1965;
anche la balaustra descritta  nel documento non è quella della foto (e ancora esistente), in quanto quest'ultima fu realizzata nel 1757;
esisteva invece l'organo realizzato nel 1644 (tale data è scolpita alla base delle due paraste laterali in legno dell'orchestra).
-che l'uscita laterale sud della navata sinistra, a quest'epoca (1650) è già chiusa, per il monastero in costruzione da quel lato: al suo posto è stato innalzato l'altare del Crocefisso; esiste invece a quell'epoca l'altra uscita laterale, quella nord della navata destra, aperta, penso, nella "stanza che per ora serve da sacrestia", dove quindi non è stato ancora elevato l'altare di San Benedetto.
[Le foto in alto sono tratte dal libro "Gli Agostiniani in Andria" di M.Ferriello, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1931 - quella in basso è del famoso Istituto Arti Grafiche di Bergamo]

La navata nel primo Novecento
[La navata ai primi del Novecento - elaborazione elettr. su foto dell'Istituto Arti Grafiche Bergamo Fototeca INASA, fondo Ricci, inv. 19785]