Mons. Lanave, nel testo sotto citato ci dà una sintetica descrizione della statua del 1876, del suo furto nel 1983 e della costruzione della nuova nel 1985.
Nella notte del 6 dicembre 1983 furono rubate, portate via dalla Cattedrale le statue della Madonna dei Miracoli, di S. Riccardo e del SS. Salvatore. Fu facile trafugarle. Erano d’argento, formate di lastre a sbalzo, smontabili, impacchettabili. Lo sbalzo era eccezionale: opera di orafi di Napoli, della bottega del Catello.
La statua della Madonna fu costruita nel 1876, terzo centenario della invenzione della Immagine della Madonna dei Miracoli. L’impresa fu del popolo e del clero. L’opera fu affidata allo scultore Gennaro Pane di Napoli (M. Agresti, "Il Capitolo Cattedrale di Andria ...", vol. I, cap. XVII, pag. 412).L’attuale statua fu commissionata a Vincenzo Balducci, che ha a Milano una efficiente bottega e officina per argenteria e opere d’arte in metallo e legno. Non ho cercato Milano a differenza di Napoli per motivi di grandezza di centri industriali più rinomati. Ma perché lì era presente ed operava un artigiano delle nostre terre. Balducci è di Minervino.
Primo scultore che abbozzò la Madonna fu Antonio Amendola. Il bozzetto arrivò in Andria il 14 aprile del 1984. Il contratto fu stipulato il 31 luglio dello stesso anno. Il 2 febbraio e il 30 marzo del 1985 furono fusi i modelli. Il secondo riuscì alla perfezione. Il 24 agosto la Madonna era ad Andria e alle 19,30 in Cattedrale fu benedetta. Il 31 agosto di notte alle tre in processione la statua fu portata al Santuario.
Nel giro di un anno la Madonna fu rifatta. Si fu solleciti. Per il danaro aiutò il Comune, il Clero, il popolo. Per i suggerimenti agli artisti, ad Amendola ed, in un secondo momento, a Mariano Vasellai, che subentrò nel lavoro, ci fu don Agostino Superbo, cugino di Balducci.La Madonna rubata era bellissima. Sedeva sul trono con la maestà di una regina, il viso aveva la compostezza e la serietà di una borbona. La seconda Madonna fu copiata. È simile alla prima. Questa era di lamine a sbalzo. Aveva la originalità di un lavoro in cui l’artista trasmise competenza e cuore. La seconda è fusa. Il viso della Madonna è più materno e aperto al sorriso. La prima pesava 75 Kg. d’argento, la seconda Kg. 220 d’argento ed è alta come la prima: m. 1.70.
[testo tratto da "Ho raccolto per voi", di G. Lanave, Grafiche Guglielmi, Andria, 1994, pag.184]
[Statua Madonna dei Miracoli- particolare
- foto Giuseppe D'Ambrosio]
Dietro il trono della statua è incastonato lo stemma, dorato, della Città di Andria e la borchia dell'artefice (foto in basso); immediatamente sotto, è fissata una targa con la seguente iscrizione, composta nel 1876 dal valente epigrafista gesuita P. Angelini:
ANNO . CHRISTIANO . MDCCCLXXVI
TRECENTESIMO . A . SACRA . ICONE . INVENTA
IN . PERVETUSTO . SPECU . PERFUGIUM . PRÆBENTE
PRIMIS . REI . CHRISTIANÆ . ASSECLIS
ORDO . ET . POPULUS . ANDRIENSIS
SIMULACRUM . MATRIS . DEI . MARIÆ . A . MIRACULIS
EX . ARGENTO . CONFLAVIMUS
UT . BENEFICIORUM . QUIBUS . CIVITATEM . NOSTRAM
COELESTIS . PATRONA . PERPETUO . CUMULAVIT
GRATA . PERSTET . MEMORIA
UTQUE . SERA . DISCAT . POSTERITAS
AD . VIRGINEM . MATREM . ARCTIS . IN . REBUS . CONFUGERE
INQUE . EJUS . PRÆSIDIO . SPEM . PONERE
La statua, come s'è detto, fu rubata nel 1983; nel 1985, rifattala, sulla base del trono fu affissa la seguente targa:
IL 6 DICEMBRE 1983 LA STATUA DI PANI FU RUBATA
DALLA CATTEDRALE DI ANDRIA
NELL'AGOSTO 1985 PER VOLONTÀ
DEL VESCOVO G. LANAVE
LA STATUA FU RIFATTA NELL'ARGENTERIA
"LA NUOVA MILANESE BALDUCCI"
CON DANARO RACCOLTO DAL POPOLO,
DAI SACERDOTI,
E CON IL CONTRIBUTO DEL MUNICIPIO
Attualmente (05/2018) la statua processionale d'argento è esposta alla venerazione dei fedeli nella terza cappella di sinistra della Cattedrale di Andria.