Dal vestibolo o sala di aspetto è possibile recarsi dalla porta sulla sinistra in un salottino, da quella di fronte in un (probabile) studiolo - salottino privato, da quella di destra si perviene sulla veranda coperta, dall'altra in fondo a sinistra negli ambienti essenzialmente privati.
[Particolari del salottino: un angolo della volta con lampadario e la volta - elab. elettr. su foto
Sabino Di Tommaso, 2006]
Sulle pareti a tinta unita e calda attira lo sguardo la elegante volta a schifo.
La superficie piana del rettangolo centrale presenta fini decori floreali
con gazze in volo, racchiusi in cornici geometriche.
Dal rosone centrale dipinto scende un pregevole lampadario di Murano, anchesso in stile Liberty.
[Salottino: particolari delle quattro figure negli specchi della volta - elab. elettr. su foto
Sabino Di Tommaso, 2006]
Introduce alla volta una multipla cornice geometrica intramezzata nel suo percorso da elementi floreali.
I quattro specchi che dalle pareti convergono al rettangolo centrale sono abbelliti da tondi recanti all'interno
due busti di signora intercalati da due busti di uomo. Questi quattro medaglioni sono circondati da decori
floreali con alcuni volatili, cigni variopinti e rondini, simmetricamente composti; su ogni medaglione due putti alati si poggiano delicatamente trattenendosi a dei rami.
[La sala di ricevimento: un angolo col quadro dell'ava Donna Isabella Sezza e un particolare della volta - elab. elettr. su foto
Sabino Di Tommaso, 2006]
[Donna Isabella Sezza - foto al quadro di Sabino Di Tommaso 2006]
Anche l'ampia sala di ricevimento presenta a chi vi accede una stupenda volta a schifo, riccamente dipinta in stile Liberty.
L'ambiente prende luce da Via Vaglio attraverso
un balcone simile agli altri e recante al centro lo stemma degli Spagnoletti
(un destrocherio armato al naturale, movente dal fianco sinistro, impugnante una spada)
sormontato da una corona ducale (terminante con otto fioroni di cui cinque visibili).
Le pareti lungo tutto il perimetro inferiore e per un'altezza di circa un metro
hanno una bordura lignea di noce riccamente scolpito.
Sulla parete Nord, tra la porta che immette nel salone - sala da pranzo ed una di servizio opportunamente mascherata, è affisso il quadro di Donna Isabella Sezza;
nella tabella sottostante (le cui informazioni sono estratte dal sito “geni.com”) è possibile vedere
la collocazione all'interno della famiglia Spagnoletti-Zeuli di questa ava, che sposò Emmanuele Spagnoletti Zeuli
(quadro esposto nell'attiguo salone),
il figlio di Don Pasquale che aveva acquistato questa parte del palazzo ducale.
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Emmanuele Spagnoletti Zeuli,
• nacque in Andria nel 1840, da Pasquale Spagnoletti Zeuli e Francesca Lamonica;
• fu fratello di Camilla, (Mons.) Sebastiano, Anna Maria, Mariangela e di Ferdinando; • sposò Isabella Zezza; • morì in Andria il 28 Luglio 1886. |
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Isabella Maria Concetta Anna Carolina Francesca Lutgarda Spagnoletti Zeuli (Zezza),
• nacque nel Quartiere Avvocata di Napoli, nel 1855, da Carlo Zezza e Maria Teresa Zezza;
• fu sorella di Luigi, Livia, Giovanna, Michele Maria Francesca Lutgarda, Maria Anna e Giuseppe, Giulia e Gennaro; • sposò Emmanuele Spagnoletti Zeuli; • morì a Ceprano (FR) il 30 Agosto 1913. |
• furono genitori di Pasquale Spagnoletti Zeuli;
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[La sala di ricevimento: dipinti sugli "specchi" Est-Ovest e Nord-Sud della volta a schifo - elab. elettr. su foto Sabino Di Tommaso, 2006]
Al limite superiore delle pareti di questa sala, su una cornice che simula una trabeazione con finti peducci si innalzano i quattro "specchi" che,
riccamente decorati con dipinti in simmetriche cornici geometriche, convergono alla grande scena del rettangolo centrale.
Nei quattro angoli di detti "specchi" della volta alcuni putti alati siedono sulla cornice gingilandosi con fiori,
uccellini, strumenti musicali (triangolo e liuto).
Lungo il bordo sovrastante la cornice perimetrale otto quadretti in rettangoli smussati riproducono
sei panoramiche di Venezia (Piazza S. Marco, Palazzo Ducale, Canal Grande, l'Arsenale, la laguna verso S. Marco e verso S. Giorgio)
e due di Roma (l'Arco di Costantino e Piazza del Popolo). Tra detti quadretti quattro scudi, uno per lato,
evidenziano nella S dipinta al centro su uno sfondo rosso la famiglia Spagnoletti.
Negli ampi rettangoli centrali di ogni lato un mascherone barbuto è sormontato da un serto di fiori,
mentre da lui si protendono due rami floreali sui quali poggiano cigni, leoni alati e uccelli variopinti a coda lunga (fagiani).
[La sala di ricevimento: il dipinto centrale - elab. elettr. su foto Sabino Di Tommaso, 2006]
Anche il grande dipinto del rettangolo centrale emerge da un finto rilievo architettonico che ne simula l'incastonatura.
La scena appare ambientata in pieno Settecento. In un sontuoso salotto dell'epoca alcune nobili dame,
vestite con abiti sfarzosi, conversano e giocano a carte. Una di esse più elegante delle altre,
indossa una complessa pettorina decorata di fiocchi, con le maniche lunghe fino al gomito e ornate da una cascata di pizzo;
abbandonata sulla sedia, il capo reclinato sulla mano destra, si ventaglia con la sinistra e appare pensosa e inconsolabile,
nonostante la più anziana, una damigella di compagnia, alle sue spalle tenti di farle animo.
Intanto sul vano della porta, dal damascato tendaggio appena dischiuso, s'appressa un giovane cavaliere,
tricorno appena tolto dal capo e nella destra, mentre bilancia l'andatura tenendo la sinistra poggiata sull'elsa della sciabola,
retta quest'ultima dalla scura cintura stretta in vita.
Volge immediatamente il capo all'ospite un cagnolino accucciato presso la nobile dama.
Sopra il pouf in primo piano un serto di fiori è posato su un velluto blu cobalto frangiato in oro;
sono forse il preannuncio della visita del cavaliere?
Arricchiscono l'ambientazione le pareti coperte di un tessuto color panna, il luminoso tappeto sotto tavolo
con lo sgabellino poggiapiedi, nonché
un paravento da riservatezza, una mensola-specchiera e un quadro-ritratto di
signora, questi ultimi rigorosamente incorniciati in legno dorato.
In altre pagine è possibile visitare altri ambienti di questa parte del Palazzo acquistata da Don Pasquale Spagnoletti-Zeuli:
- l'androne d'ingresso, lo scalone, l'andito di accesso ed il vestibolo,
- lo studiolo -
salottino privato, il salone e una camera padronale;
- la veranda coperta e la contigua sala da pranzo.
Si ripropone qui sotto la pianta del piano nobile per meglio individuare dove sono ubicati gli ambienti descritti in questa pagina.
[Pianta del piano nobile del Palazzo ducale nel primo '900, in un particolare della ottocentesca carta topografica della Città
elab. elettr. su rilievi effettuati dall'Arch. Grazia Maria Roberto (pubblicate nel testo citato)]
[1] Per le foto negli interni scattate nel 2006 un ringraziamento particolare è dovuto al prof. Pierluigi Spagnoletti per l'autorizzazione concessa alle riprese ed alla loro pubblicazione a fini esclusivemente culturali su questo sito "andriarte.it".
[il testo e le immagini della pagina sono di Sabino Di Tommaso (se non diversamente indicato)]