[il fornice: con dipinto di S. Francesco inserito; con la nicchia di S. Anna; oggi. - elab. elettr. su foto Sabino Di Tommaso - 2008/2020]
Scrive il Borsella su questo fornice:
"L'altro altare a sinistra ha la effigie del divino d'Assisi, in atto che genuflesso, pieno di Santa umiltà riceve, dall'amato Gesù le sacre stimme, caro oggetto dei suoi desiderii. Accanto a lui si scorge un fraticello che medita su di un libro aperto sulle ginocchia."
[dal libro Andria Sacra di G. Borsella, Tipi F. Rossignoli, Andria, 1918, pag.289]
Il fornice sinistro, entro una magnifica cornice barocca gemella di quella a fronte, un tempo ospitava un dipinto di Paolo de Majo (1703-1784) raffigurante "S. Francesco riceve le stimmate". Nell'angolo sinistro il quadro è firmato e datato "Paulus de Majo / P.[inxit] 1767", mentre nell'angolo destro reca lo stemma dell'offerente, la famiglia Conoscitore, la cui abitazione era precedentemente sorta adiacente alla chiesa nel 1643. Il dipinto (misure A x L: cm 227 x 144) è stato restaurato da "Studio d'arte e restauro di Jaccarino L.V. e Zingaro G." nel 2014.
Dov'era collocata la tela di San Francesco, in seguito fu realizzata una nicchia
all'interno di quella cornice barocca, per esporre una statua di Sant'Anna nell'atto di educare la
piccola Maria.
Il simulacro raffigurava la Santa Madre della Vergine mentre protende l'indice della mano sinistra verso la
strada indicata dalle Sacre Scritture e con la mano destra
dolcemente ma con fermezza spinge Maria a intraprendere il cammino da esse indicato.
Maria con le braccia in atto supplice chiede e attende
consigli mentre contemporaneamente protende il viso e lo sguardo al
volto della Madre per coglierne la giusta direzione da intraprendere.
Donde proveniva questa statua? Dal Conservatorio (orfanotrofio ed
educandato di giovinette) a cui la Chiesa era asservita?
Sono in attesa di riscontri.
Nel cartiglio che sovrasta l'arco si legge la dedica a San Francesco ed il committente:
SERAFICO
PATRI·FRANCISCO
IN·PIÆ·DEVOTIONIS·OBSEQUIUM
FEDERICUS·CONOSCITORE·ANDRIEN
ARAM·P·S·M·
MDCCLXV
La data del cartiglio, 1765, precede di 2 anni quella del dipinto, 1767. Come nel fornice opposto c'è discordanza tra la data del cartiglio e quella del dipinto, in questo caso di soli due anni.