Ex quo Verbum Patris, sacris sui cordis penetralibus extens, per Angelicum divinum praeconsul auribus fuit Virginis instillatum: unde virga Jesse viruit, floruit, germinavit, & Verbum caro factum est, & habitavit in nobis; millenni centeni nonageni sexti anni curriculus voluitur, & terminatur, usque dum praesens Ecclesia SS. Martirum Erasmi, & Pontiani gloriosis fuit reliquiis ex divinae voluntatis beneplacito adornata. Quas quidam reliquias per diligentiam perfecti studii D. Manerii Sacerdotis, & D. Joannis huius Eccl. Abbatis a Civitella, huc Deo concedente translatas Dom. Richardus venerandus Episc. Andriensis mente hilari, & devoto genu suscepit, & ordinato processionis ordine, cum omni qua decet reverentia, & exultatione gaudiorum, cum universo cetu Andriensis populi huic Ecclesie collocavit. Ad quorum SS. Martyrum laudem praesens altare conditum, idem Episcopus sacrosanctis induit indulgentiis, relaxans perpetuo omnibus Catholicis Deum colentibus de criminalium contagiis peccatorum annum unum, & dies quadriginta, qui ad anniversarium huius consecrationis ad hanc Ecclesiam S. Bartholomaei accelerare ex ardore bonae intentionis, & manus adjutrices porrigere studuerint: Actum anno instante tertio die mensis Aprilis, Indict. 14.
Nota
[tratto da "Andrienses Episcopi" in “Italia Sacra” di F. Ughelli, Tomo VII, 1644-1662, col.925-926]
Da "Pagine Sparse nella storia civile e religiosa di Andria" del canonico Domenico Morgigni trascriviamo la traduzione della su riportata pergamena.
"Da che il Verbo, uscente dal seno del Padre fu per l'angelico annunzio instillato nel seno della Vergine; onde la verga di Iesse verdeggiò, fiorì, germinò ed il Verbo si fece carne ed abitò con noi; sino all'ora presente, nella quale questa Chiesa fu adornata, per beneplacito divino, delle gloriose reliquie dei Santi martiri Erasmo e Ponziano, decorre l'anno mille cento novanta sei.Le quali reliquie - per la diligenza e grande zelo di D. Manerio sacerdote e di D. Giovanni abbate di questa Chiesa, Dio volente, qui traslocate da Civitella dei Sanniti - il signor nostro Riccardo venerando vescovo andriese ricevé con mente lieta e genuflesso; ed ordinata la processione, con tutta quella riverenza che si conveniva, con esultazione e intervento di tutti i ceti del popolo andriese, in questa Chiesa collocò.Il presente altare, ad onore dei lodati Martiri, il medesimo vescovo arricchisce di sacrosante indulgenze, rilasciando in perpetuo, sulla pena dovuta alle colpe, un anno e quaranta giorni per tutti quei veri cattolici, i quali nell'anniversario di questa consacrazione, mossi dallo spirito di fede, si degnino di visitare questa Chiesa di S. Bartolomeo e di fare una oblazione." [Redatto nel suddetto anno (1196) tre Aprile, indizione 14^.]
[tratto da “Pagine Sparse nella storia civile e religiosa di Andria” di Can. Menico Morgigni, Tip. Bonaventura Terlizzi, Andria, 1919, pp. 8-9]