In questa pagina il canto è stato arrangiato, inciso ed eseguito da "I Milords", gruppo folk andriese,
negli anni 80, composto da:
- Mimmo Cristiani - batteria e percussioni,
- Enzo Cleto - pianoforte, piano Fender Rodhes, Polymoog, tastiere, voce e cori,
- Lino Albanese: chitarra acustica ed elettrica, cori,
- Franco Cava: basso e cori.
… Ancora sangue, ancora faida nella canzone: «U Paisìddę».
In una osteria s’incontrano degli amici, bevono vino, si accende una discussione
che degenera al punto da portarli al canalone a sfidarsi.
Lì «U Paisìddę» viene ucciso e la fidanzata si veste di bianco in segno di lutto.
Pa ta pim, pi pom
pa ta pim, pi pom.
Alla Porta Nouvę s’annę ngundrœitę
indę au cędddœirę s’annę sckaffœitę.
U bękkìrę dę rę mmirrę s’annę begghœitę
i la diskussiòunę avvę akkęmęnzœitę.
Saupę au kanalaunę s’annę sfędœitę
i rę pęstòulę s'’annę kacciœitę.
Patœinę a rę spaddę avvę sparœitę
i u Paisìddę à frękœitę.
Patœinę i Zakkarìddę
annę acciœisę u Paisìddę.
U Paisìddę saupę a la chiànghę
i Luiggiòddę tottę a biànghę.
R’avvę dittę i r’avvę fattę
Luiggiòddę la berafattę.
Pa ta pim, pi pom
pa ta pim, pi pom.
Alla Porta Nuova si sono incontrati
in una osteria sono andati.
Hanno bevuto un bicchiere di vino
e la discussione è incominciata.
Sul canalone si sono sfidati
e le pistole hanno estratto.
Patata (agnome) alle spalle ha sparato
e Paisiello ha colpito.
Patata e Zaccaro
hanno ammazzato Paisiello.
Paisiello (giace) sulla lastra di pietra del cimitero
e Luigia (si veste) tutta di bianco.
Lo ha detto e lo ha fatto
Luigia la bella.
[Fonte del testo: "Letteratura popolare andriese" di Antonia Musaico Guglielmi, tip. Guglielmi, Andria, 1981, pagg. 145-146]
Alla fine di ogni strofa si ripete il ritornello.