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Gioco delle cinque dita
[disegno di un'alunna di scuola primaria]
"La mamma prende la mano del figlioletto, la solleva,
tocca prima il suo pollice e dice:
- Kèssę vòulę rę ppöęinę (Questo vuole il pane),
passa all'indice e:
- Kèssę dœicę ka na nę sté (Questo dice che non ce n'è),
passa al medio e:
- Kèssę dœicę ka s'avva šœię ad akkatté (Questo dice
che si deve andare a comprare),
l'anulare aggiunge
- Mouę u vaikę a bęğğé (Ora lo vado a comprare),
l'ultimo dice:
-Chicchirichì, la partę mì (Voglio la mia parte)
e, mentre la mamma fa il verso del gallo, prende il mignolo del figlio
e lo gira delicatamente finché il piccino, per il solletico che
prova, non ritira la manina."
[su testo letto in "Letteratura popolare andriese" di Antonia Musaico Guglielmi,
tip. Guglielmi, Andria, 1981, pag.77]
Eseguito trastullando soprattutto i più piccoli, viene a volte, per
imitazione, eseguito dalle bimbe più grandicelle giocando con le
loro bambole.