Fede incondizionata al di là
d'ogni evidenza
trasuda l'immagine di Maria tristissima e composta
nella prova estrema per una madre.
Sembrano fissare il progetto divino nel suo compiersi ormai
gli occhi velati dall'intima sofferenza
per noi col suo figlio Dio offerta a redenzione d'ogni umana
colpa.
Massimo esempio di pietà cristiana
l'Addolorata dell'icona piegata non è dall'absidale arco
ma, solidale con l'umanità, c'invita a considerarla mediatrice di
salvezza.
Rosso granato
d'intrecciati crateghi del colle è il cuscino di spine
che inasprisce le sofferenze del Cristo disteso
inchiodato sul suo estremo letto di legni incrociati
e la vista dell'Addolorata Madre in pianto giunta sotto la
croce
facendosi largo fra i curiosi sui quali cade
dal costato del Crocefisso copioso e salutare sangue.
... nella tradizione
popolare ...:
Allargatẹvẹ, allargatẹvẹ,
lassatẹla passé.
Passẹ l’afflittẹ e dolorosa Mariẹ
ka u fiğğẹ suẹ vé a truvé.
Saupẹ a na kraučẹ u littẹ s’è fattẹ
u kušínẹ dẹ spinẹ granatẹ
allẹ piddẹ sté l’Andulurồẹitẹ
čanğẹ u fiğğẹ svendurồẹitẹ.
Tộẹinẹ na čaikẹ a lu kustồẹitẹ
ka iessẹ sangẹ senza piatồẹitẹ.
[tratto da "Letteratura popolare andriese" di A. Musaico Guglielmi, Tip. Guglielmi, Andria, 1981, pag.41]