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Nella Corte ... col naso all'insù

porta d'ingresso alla corte dalla sala di Nord-Est
nella corte col naso all'insù
Entrati nell'ampia corte viene spontaneo alzare lo sguardo verso l'alto e girarsi intorno ad ammirare l'insieme. (In questa foto, occhi al cielo, si vede tutto il piano superiore: di fronte [in basso nell'immagine] il lato occidentale col rettangolo incassato, a destra il nord illuminato dai raggi di mezzogiorno, alle spalle [in alto nell'immagine] la porta finestra orientale parzialmente lumeggiata dal sole e, infine, a sinistra  il sud in piena ombra.) 
"La corte. - Ripete e rispecchia la pianta ottagona dell'edificio, con le sue nude ed alte pareti, animate ognuna nella zona superiore dal tenue risalto di un'ampia arcata cieca a sesto acuto posante su paraste angolari; e da porte, finestre, feritoie, oculi, distribuiti secondo le esigenze dell'interno, senza eccessivo rigore di simmetria; infatti non tutte le aperture sono in asse tra loro, e anche l'ampiezza delle pareti non è dappertutto la stessa.
All'altezza del primo piano in origine e sembra fino al sec. XVIII, girava un ballatoio, probabilmente di legno, che serviva per il disimpegno delle sale mediante le tre porte-finestre tuttora esistenti; il ballatoio era sostenuto da mensole di pietra, di cui una sola si è parzialmente conservata (nella parete in corrispondenza della VIII sala terrena [di Sud-Est]) mentre delle altre sono ben visibili le radici (sezioni di frattura) spostate rispetto ai regolari ricorsi di pietra del paramento.
... Al centro di questa [corte] è tradizione che esistesse una grande vasca marmorea ottagonale ... ."

[da "Guida di Castel del Monte" di Bruno Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano, 1934, pagg.25-26]

Si noti che la porta da cui si è entrati nella corte dalla sala di Nord-Est (d'attesa e disimpegno), qui presenta un arco a sesto acuto elevato con semplici conci senza alcun ornamento: "(la ragione della semplicità architettonica all'uscita è spiegata da alcuni come consuetudine araba, secondo cui l'ospite doveva avvertire un senso di godimento nell'entrare in un ambiente, e un senso di rammarico nel lasciarlo).

[Pietro Petrarolo, "Castel del Monte", Tip. D. Guglielmi, Andria, 1981, pag.49]

Ammiriamo la corte con uno sguardo dall'alto effettuando una panoramica verso Ovest.