la trifora verso Nord

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la trifora verso Nord

La trifora
rivolta a Nord

Una descrizione di fine '800:

"[Le finestre del piano superiore] hanno l’arco ogivale trilobato, compreso da quello acuto, come sempre poco sviluppato. Gli ornamenti tutti in breccia rossa, meno i pilastri d’angolo e la lunetta, che sono di marmo bianco venato. I capitelli compositi, tutti variati e le basi profilate con gusto fine, ripartite con membretti e listelli in combinazione con astragali e cavetti alla maniera della base atticurga (*), sono per invenzione ed esecuzione veramente mirabili. Le colonnine erano parte in marmo bianco e parte in breccia rossa, come i pilastri: esse mancano ora del tutto.

Il davanzale è assai ben scorniciato, ed, esempio nuovo per quei tempi, è sorretto da graziose mensolette.

Tutte le finestre superiori corrispondono con l’asse di quelle di sotto, meno una, ed è strano  in un edificio costruito con tanta esattezza. Sette sono bifore; l’ottava, che guarda verso Andria, è trifora, e magnificamente decorata ed ha sopra l’arco trilobato un’altra apertura di piccole ed eleganti proporzioni: il che produce un insieme nuovo e di effetto grandioso."

[da "Il Castello del Monte" fascicolo I di "ARTE in PUGLIA  ..." Bari, 1895]

(*)base atticurga: base attica, che ha due bastoni, o tori, ed un cavetto; così nominata per essere stati gli Attici o Ateniesi i primi a metterla in opera. (dal Vol. I di G. Gherardini, "Voci e maniere di dire italiane ...",Milano, G.B.Bianchi e &, 1838, pag. 960)

Questa ampia e stupenda finestra dà luce alla III sala del piano superiore, probabile studio - soggiorno dell'imperatore.

Al primo piano s'apre l'elegante monofora della sala Nord, adibita probabilmente per soggiorno - intrattenimento e feste, ma anche per pranzare.

È anche possibile consultare i rilievi, la pianta e la sezione di questa unica trifora al piano superiore del lato Nord del castello, disegni realizzati nel 1933-1934 dalla “Classe delle arti della Reale Accademia d'Italia” in “I Monumenti Italiani ... Castel del Monte”, onde coglierne misure e dettagli con la precisione degli esperti che tali rilievi portarono a termine.