Osservando più dappresso l'insieme più rilevante dell'affresco, il Cristo con l'apostolo Giovanni, si può apprezzare il vigore e l'incisiva espressività delle pennellate, portate con molta cura e precisione.
Vicinissimo, il discepolo sembra lambire con la tunica il suo Maestro e tuttavia rimane in posizione arretrata, quasi non osi interrompere l'estremo flebile messaggio del Figlio alla già comune Madre.
Amareggiato, sconsolato, ma sorretto ancora dalla speranza è il volto di Giovanni, il prediletto che più d'ogni altro sente l'importanza del supremo sacrificio del Maestro, pur non comprendendone pienamente il significato. ... e pende dalle sue labbra, attende, con le mani giunte timidamente implora parole di salvezza ... e accoglie gratificato l'estrema adozione a figlio di Maria, a nome nostro, di tutta l'Umanità.
Riccioluto a grandi boccoli folti, lungo e stremato il collo nella massima tensione, lumeggiato il viso dal prodigio che si compie, appena piegato sui fianchi a meglio ricevere la Grazia del Sacrificio.
A margine, è interessante ammirare un'interpretazione grafica elaborata da un alunno di 4a elementare nel 2004.
Sono sapientemente espresse le emozioni suscitate dall'affresco attraverso la scelta dei colori e della relativa intensità cromatica
Per questa porzione di affresco è possibile effettuare un confronto con le condizioni precedenti l'ultimo restauro, coglierne le non poche differenze, sia cromatiche, che di pennello per le varie rimaneggiature, come per l'ulteriore degrado.