L'affresco rappresenta Sant'Antonio Abate, padre dei monaci in quanto uno dei fondatori del monachesimo, vissuto nel III secolo dopo Cristo (tra il 251 circa e il 356).
Simboli iconografici che ne determinano il riconoscimento sono il campanaccio della mano sinistra ed il bastone di anacoreta nella destra.
In molti punti del dipinto si riconoscono, evidenti, i rimaneggiamenti operati nel tempo (vedansi, ad esempio, i lembi del saio presso i piedi)
Anche per questo santo, fondatore di numerose comunità anacoretiche nel deserto egiziano, è possibile operare un confronto con un analogo affresco dipinto in Santa Croce ai Lagnoni.
Per questa porzione di affresco è inoltre possibile effettuare un confronto con le condizioni precedenti l'ultimo restauro, coglierne le non poche differenze, sia cromatiche, che di pennello per le varie rimaneggiature, come per l'ulteriore degrado.